La Nuova Sardegna

Torna la paura in due case di riposo

di Giovanni Bua
Torna la paura in due case di riposo

Sassari, 86 casi tra anziani e personale. Altri 11 nel carcere di Bancali

07 novembre 2020
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SASSARI. Torna l’incubo virus nelle case di riposo sassaresi, flagellate dalla prima ondata. E il Covid bussa anche alla casa circondariale di Bancali, che rischia di trasformarsi in un drammatico cluster. A parlare sono i numeri: nei tre focolai i positivi sono complessivamente 97. E potrebbe essere solo l’inizio.

Case di riposo. I due allarmi sono scattati nella Paolo VI, di via Monte Furru, e a Villa Eba Giara, tra via Buccari e via Sorso. Nella prima il focolaio conta 59 positivi, tra cui almeno 50 sono anziani ospiti, alcuni già ricoverati in ospedale. Positive anche due suore dell'Istituto Suore del Getsemani, proprietario e gestore della struttura, e sette operatori socio sanitari che assistono gli anziani. I gestori della casa di riposo hanno chiesto aiuto al Comune per trovare nuovi operatori socio sanitari in sostituzione del personale positivo. Nei giorni scorsi un'altra casa di riposo delle suore del Getsemani, è stata invasa dal Covid: la casa di accoglienza per donne disabili di Lu Bagnu, frazione di Castelsardo. Anche qui si sono registrati numerosi casi positivi fra gli ospiti, le suore e il personale.

Situazione disperata per i 27 anziani ospiti di Villa Eba Giara: 22 di loro sono positivi al Covid, 2 sono stati portati ieri al pronto soccorso, e con loro sono stati contagiati, o sono in isolamento fiduciario, gran parte degli operatori che lavorano nella struttura e che quindi non possono prendersi cura degli anziani. I contagiati sono in gran parte asintomatici, ma alcuni di loro non sono autosufficienti e versano in condizioni limite, della situazione sono stati informati i carabinieri del Nas.

Bancali. Dieci gli agenti penitenziari e un impiegato positivi al Covid e 36 in quarantena preventiva fra il personale nel carcere di Bancali. Dopo la positività al virus registrata nei giorni scorsi su un detenuto in semilibertà, ieri è stata eseguita la sanificazione degli ambienti del penitenziario e sono stati effettuati 300 tamponi sugli agenti, nel drive Ats, a Rizzeddu. Dai primi test sono risultati positivi 10 agenti e un addetto alla funzioni centrali. Altri 36 agenti, entrati in contatto diretto con i contagiati, sono in quarantena. Si aspettano i risultati degli altri tamponi. Sono stati eseguiti i tamponi anche sui detenuti ospitati nella stessa palazzina dove si trova il carcerato risultato positivo e anche di questi si aspetta l'esito. «Aspettiamo – afferma il provveditore generale delle carceri Sardegna, Maurizio Veneziano – e a ogni evenienza, abbiamo pronto un piano di intervento regionale per sopperire alle momentanee assenze degli agenti nel caso in cui i numeri dei contagi dovesse aumentare. Ci auguriamo che non ci sia bisogno di metterlo in atto, ma siamo pronti».

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