La Nuova Sardegna

E adesso in Sardegna appaiono bresaola e mortadella

E adesso in Sardegna appaiono bresaola e mortadella

Non di sole salsicce vive l’uomo. Il maiale offre mille possibilità di utilizzo. Dai meravigliosi prosciutti da suini sardi autoctoni (noti ai tempi dei Romani e che grazie al ricercatore Bastiano...

20 novembre 2020
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Non di sole salsicce vive l’uomo. Il maiale offre mille possibilità di utilizzo. Dai meravigliosi prosciutti da suini sardi autoctoni (noti ai tempi dei Romani e che grazie al ricercatore Bastiano Porcu di Agris hanno ripopolato gli allevamenti isolani) alla pancetta, dal salame al capocollo fino al prezioso lardo candido che Michealngelo Salis (tel. 349 6204302) propone in una golosa versione “magra”. E che dire dello strutto e dei ciccioli con i quali l’azienda agricola Salude e Trigu di Alberto Me di Ploaghe (tel. 347 9923248) gli imbattibili “pane de elda” o “pane di gerda” e le sontuose “cozzule” alle quali è difficile resistere? Provate ad assaggiarlo appena sfornato: solo il profumo ti inebria e riporta in cucina atmosfere dei tempi che furono. Ma la fantasia e la passione di Salis non ha confini. E alla squisita mortadella di maiale ora ha affiancato anche una originale mortadella di pecora e mirto e perfino dei wurstel di pecora magra che stanno facendo impazzire i gourmet. «Nei mesi del lockdown – dice Salis – ho avuto la possibilità di ricercare e sperimentare molti nuovi prodotti che stanno incontrando il gusto degli appassionati». Come le preziose bresaole e gli altri insaccati che normalmente non si producevano in Sardegna. Ma le vie del gusto sono infinite. Per questo ci aspettiamo belle sorprese dalla collaborazione tra Michelangelo e alcuni chef sardi di talento: da Gabriele Piga a Sandro Cubeddu,

da Salvatore Polo a Piero Careddu. (p.p.)



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