La Nuova Sardegna

La sebada vuole il marchio Igp: in campo dieci produttori sardi

La sebada vuole il marchio Igp: in campo dieci produttori sardi

Nasce il Comitato promotore Sebadas di Sardegna Igp. In campo dieci imprese artigiane del settore della pasta fresca. Prima mossa? L'organismo ha già inoltrato la richiesta di Indicazione geografica...

20 novembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





Nasce il Comitato promotore

Sebadas di Sardegna Igp. In campo dieci imprese artigiane del settore della pasta fresca. Prima mossa? L'organismo ha già inoltrato la richiesta di Indicazione geografica protetta al ministero delle Politiche Agricole e all'assessorato regionale dell'Agricoltura. Tra i promotori figurano i maggiori produttori isolani: la pasticceria La casa della nonna di Bolotana, il Laboratorio di pasta fresca e pasticceria di Richard Marci di Cardedu, il pastificio Contini srl di Santa Giusta, il pastificio Calitai di Cagliari, Il pastificio Antonio Cossu srl di Iglesias, la ditta I Sapori d'Ogliastra di Vito Arra, il panificio La fornarina di Marco Orrù di Cagliari, il Biscottificio Demelas di Stintino e La Sfoglia d'Oro di Sassari. Pur essendo realizzate a base di pasta fresca ripiena, le

sebadas si servono e si consumano come dolce. «Da anni lavoriamo a questo progetto – spiega Franco Calisai, presidente del Comitato promotore e titolare del pastificio La Sfoglia d'Oro di Sassari – e ora, anche grazie al prezioso supporto della Cna Alimentare Sardegna, puntiamo a far entrare le sebadas nell'Olimpo delle eccellenze gastronomiche mondiali, con una denominazione che è innanzitutto una tutela per il consumatore, ma anche un modo per sottrarre il prodotto a tentativi di usurpazione del nome». Sono oltre 250 i pastifici nell'isola e molti producono questa specialità. La Cna ipotizza una produzione complessiva media di un milione 625mila pezzi all'anno, pari a circa 1.300 quintali e oltre un milione 300mila euro di fatturato. Il numero di dipendenti è di circa 150 e quello degli addetti, che comprende anche titolari, soci e coadiuvanti, di 250. «Si tratta di un settore importante che ha enormi potenzialità di ulteriore sviluppo – sottolinea Maria Antonietta Dessì, responsabile del settore alimentare della Cna –- Le Sebadas di Sardegna diverrebbero così il sesto prodotto di pasta alimentare ad acquisire la denominazione europea Igp dopo la Pasta di Gragnano, i Maccheroncini di Campofilone, i Cappellacci di Zucca, i Culurgionis d'Ogliastra e i Pizzoccheri della Valtellina».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative