La Nuova Sardegna

Stop agli accantonamenti l’isola ha 473 milioni in più

Stop agli accantonamenti l’isola ha 473 milioni in più

Covid: quest’anno lo Stato non chiede alla Regione il contributo obbligatorio Da Roma arrivano anche altri 90 milioni per far fronte all’emergenza economica

21 novembre 2020
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CAGLIARI. La Regione ha 473 milioni in più da spendere. Come mai? Ecco la spiegazione: solo per quest’anno, causa evidente pandemia, il governo Conte ha azzerato il contributo obbligatorio – sono 383 milioni, tutti gli accantonamenti – da sempre preteso per abbattere il debito pubblico nazionale. In più, sempre da Roma, la Sardegna riceverà un trasferimento straordinario di 90 milioni dal Fondo nazionale per le Regioni per far fronte all’emergenza economica. Emergenza che nel 2020 avrebbe provocato oltre mezzo miliardo di gettito fiscale in meno.

Il via libera. Mercoledì, con una delibera, la Giunta ha caricato i nuovi 473 milioni in una variazione di bilancio, cioè nell’ultima correzione possibile della Finanziaria in corso, quella del 2020. Però c’è una clausola: il disegno di legge contabile dovrà essere approvato dal Consiglio regionale entro la fine del mese, o altrimenti i finanziamenti extra non potranno essere utilizzati. Sarà una corsa contro il tempo.

Sanità. Le macrovoci di spesa sono elencate negli allegati alla delibera e non poteva certo mancare il capitolo sanità. A cominciare dal mezzo milione d’indennità speciale per i medici dell’emergenza territoriale impegnati sul fronte della pandemia. Un altro finanziamento, intorno ai 4,5 milioni, servirà a rafforzare la campagna a favore del vaccino antinfluenzale.

Imprese e lavoro. In gran parte questi finanziamenti sono legati a doppio filo con la legge «Salva Sardegna», approvata a metà estate dal Consiglio regionale, con una dotazione di 186 milioni e mezzo. E infatti una delle prime voci, con a fianco un potenziale di 50 milioni, riguarda le «misure a sostegno del sistema produttivo per fronteggiare l’emergenza causata dalla pandemia». Poi, subito dopo, sono previsti due fondi per i prestiti a favore delle grandi strutture alberghiere, avrà una dotazione iniziale di 70 milioni, e 10 milioni per far ricrescere l’occupazione. Altri 15 milioni potranno essere utilizzati per indennizzare ii dipendenti della filiera del turismo, che non sono stati riassunti in estate a causa della pandemia. Ancora: 1,5 milioni andranno alle associazioni che si occupano dell’organizzazione di spettacoli, teatro compreso, annullati sempre a causa delle prescrizioni imposte dal Governo per rallentare la diffusione virale. Infine, in mezzo a tanti rivoli, nella variazione sono stati inseriti anche i bonus per tassisti e noleggiatori di auto attraverso un fondo di 4 milioni in tutto. Per chiudere con i 9 milioni individuati come un maggior costo per il passaggio dei dipendenti dell’Agenzia Forestas nell’organico della Regione.

Sociale. Un’altra delle macrovoci riguarda il sostegno alle famiglie. Con 26 milioni sarà rifinanziato il reddito d’inclusione sociale. Poi fra gli altri interventi per attenuare gli effetti economici della pandemia è previsto anche un milione per aiutare le persone vittime degli usurai. Ci sono anche i capitoli dedicato alla scuola, oltre 4 milioni, e allo sport, 2 milioni.

Comuni. Sono invece 16 i milioni indirizzati verso opere pubbliche da avviare o completare in una decina di Comuni fra cui Sassari, Olbia, Chiaramonti, Sorso, Terralba, Alà dei sardi e Loiri Porto San Paolo. (ua)

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