Commercio illegale di anabolizzanti 2 arresti e 5 indagati
di Luciano Onnis
Coinvolti personal trainer di Sassari e bodybuilder di Cagliari Sostanze acquistate all’estero. Sequestrata della droga
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CAGLIARI. Importavano illegalmente sostanze dopanti e anabolizzanti dall'estero, prevalentemente dai paesi dell'est, e le spacciavano in tutta la Sardegna nel giro delle palestre e dei personal trainer. A scoprire l'illecita attività sono stati i carabinieri del Nas di Cagliari con indagini culminate l'altra mattina con l’arresto di due body builder, cinque indagati in stato di libertà e il sequestro di una considerevole quantità di prodotti farmaceutici destinati ai praticanti di attività agonistiche che richiedono particolare impiego di forza muscolare. I reati ipotizzati sono quelli di traffico clandestino di farmaci ad azione anabolizzante e stupefacente al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione. Il provvedimento di custodia cautelare emesso dal gip del tribunale di Cagliari riguarda il personal trainer Fabrizio Piroddu, 42 anni di Sassari, e il body builder cagliaritano Giuliano La Colla, 44enne, arrestato (e poi condannato) nel 2008 per vicende di droga, ma anche per possesso ingiustificato di prodotti anabolizzanti. I due sono già comparsi davanti al giudice per l'udienza di convalida – difesi dagli avvocati Guido Manca Bitti e Nicola Floris (Fabrizio Piroddu) e Roberto Delogu (Giuliano La Colla) – e hanno ottenuto i domiciliari.
Lo scorso 6 febbraio i carabinieri del Nas, a seguito di indagini condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Cagliari, hanno colto sul fatto Piroddu e La Colla mentre dalle loro auto effettuavano una cessione di prodotti da piazzare poi illecitamente fra i praticanti il culturismo, avvalendosi dell'apporto delle altre cinque persone adesso indagate. Da lì sono scattate perquisizioni personali e domiciliari delle sette persone coinvolte – secondo gli inquirenti – nel sodalizio dedito al traffico di sostanze dopanti e anabolizzanti (ma anche di stupefacenti), operativo su tutto il territorio regionale e con legami commerciali con l'estero per operazioni di import.
Ingente la quantità di prodotti sottoposti a sequestro al termine delle perquisizioni: 252 fiale di nandrolone, sostanza ad azione anabolizzante e stupefacente, 378 fiale di sostanze anabolizzanti di varie specialità medicinali, 6.300 compresse, vari dispositivi per l’inoculamento, ma anche 10 grammi di cocaina, 110 di marijuana e materiale vario per il taglio e il confezionamento, nonché la somma di 13mila euro sequestrata quale provento dell'illecito traffico. Nel complesso il valore commerciale delle sostanze sequestrate - ritenute particolarmente dannose per la salute sia sotto il profilo medico che per la capacità di alterare i regolari processi biologici dell’organismo – è di circa 85 mila euro.
Le indagini, coordinate dal pm Virginia Boi, erano state avviate nel 2020 dal Nas a seguito di un sequestro di farmaci anabolizzanti trovati in possesso di un istruttore di body building, che li impiegava in funzione della partecipazione ad alcuni concorsi agonistici nel settore.
Lo scorso 6 febbraio i carabinieri del Nas, a seguito di indagini condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Cagliari, hanno colto sul fatto Piroddu e La Colla mentre dalle loro auto effettuavano una cessione di prodotti da piazzare poi illecitamente fra i praticanti il culturismo, avvalendosi dell'apporto delle altre cinque persone adesso indagate. Da lì sono scattate perquisizioni personali e domiciliari delle sette persone coinvolte – secondo gli inquirenti – nel sodalizio dedito al traffico di sostanze dopanti e anabolizzanti (ma anche di stupefacenti), operativo su tutto il territorio regionale e con legami commerciali con l'estero per operazioni di import.
Ingente la quantità di prodotti sottoposti a sequestro al termine delle perquisizioni: 252 fiale di nandrolone, sostanza ad azione anabolizzante e stupefacente, 378 fiale di sostanze anabolizzanti di varie specialità medicinali, 6.300 compresse, vari dispositivi per l’inoculamento, ma anche 10 grammi di cocaina, 110 di marijuana e materiale vario per il taglio e il confezionamento, nonché la somma di 13mila euro sequestrata quale provento dell'illecito traffico. Nel complesso il valore commerciale delle sostanze sequestrate - ritenute particolarmente dannose per la salute sia sotto il profilo medico che per la capacità di alterare i regolari processi biologici dell’organismo – è di circa 85 mila euro.
Le indagini, coordinate dal pm Virginia Boi, erano state avviate nel 2020 dal Nas a seguito di un sequestro di farmaci anabolizzanti trovati in possesso di un istruttore di body building, che li impiegava in funzione della partecipazione ad alcuni concorsi agonistici nel settore.