La Nuova Sardegna

cadute le accuse 

Le guerre a Teulada, la Procura chiede ancora l’archiviazione

CAGLIARI. Non c’è nesso di causalità tra le morti avvenute attorno al poligono militare di Teulada e le guerre simulate che avvengono nell’area da decenni, ma non c’è neppure un’incidenza di malattie...

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CAGLIARI. Non c’è nesso di causalità tra le morti avvenute attorno al poligono militare di Teulada e le guerre simulate che avvengono nell’area da decenni, ma non c’è neppure un’incidenza di malattie superiore alla media regionale che giustifichi qualsiasi accusa nei confronti dei cinque comandanti militari -anni 2009-2014 - sui quali la Procura ha indagato per quasi dieci anni. È per queste ragioni che il pm Emanuele Secci ha ribadito davanti al gip Alessandra Tedde la sua richiesta di archiviazione del procedimento per concorso in omicidio colposo, lesioni colpose e disastro ambientale. Impossibile, per il pm, procedere anche per il reato di inquinamento ambientale malgrado l’ormai famigerata penisola Delta si trovi in condizioni terribili a causa della stratificazione di missili e proiettili che si è formata negli anni: il risanamento sarà difficile, è comunque impossibile risalire nei tempi tecnici di un procedimento penale a responsabilità ormai remote. Ieri mattina, prima che il giudice si riservasse la decisione, hanno parlato anche il legale di parte civile Gianfranco Sollai e il difensore Guido Manca Bitti mentre di fronte al palazzo di giustizia era in corso un sit-in antimilitarista.

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