Sos variante inglese allarme in Gallura
San Teodoro blindato per i 20 positivi e le 140 persone in quarantena Da oggi lockdown alla Maddalena. Il sindaco Lai: già segnalati 33 casi
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OLBIA. Lockdown e zona rossa. Le parole che in molti speravano di aver cancellato dal vocabolario si riappropriano del linguaggio quotidiano. La variante inglese del Covid porta con sé l’incubo della chiusura. Da ieri pomeriggio San Teodoro è in zona rossa. La Maddalena lo sarà da oggi a partire dalle 14. Il sindaco isolano, Fabio Lai, aveva rinviato di 24 ore il provvedimento richiesto dall’Igiene pubblica già martedì. Ma di fronte ai numeri ha dovuto cedere. Sono 33 i positivi, dei quali 10 con variante inglese. La curva dei contagi aveva cominciato una graduale impennata dall’inizio del mese: i 5 casi del primo febbraio erano diventati 14 una settimana dopo, 22 il 19 febbraio, fino ai 33 di ieri con l’aggravante dei 10 con variante inglese.
A San Teodoro la sindaca Rita Deretta ha firmato l’ordinanza di chiusura già ieri. 20 i casi di positività registrati nel paese, 140 le persone in quarantena. I contagi si sono sviluppati in due distinti nuclei familiari e il virus si è diffuso tra il centro e le frazioni. Numeri pesanti di fronte ai quali l’unica soluzione per contenere la diffusione del contagio risulta essere la chiusura. La variante inglese, come più volte spiegato dagli infettivologi, è molto aggressiva e si diffonde rapidamente.
La Maddalena. Il primo caso di variante inglese nell’isola risale a lunedì. Contagiata una bambina di 11 anni che frequenta le elementari. Chiuso l’intero edificio scolastico e applicazione del severo protocollo anti-contagio: tamponi a tutti gli alunni, ma anche ai genitori e ai familiari stretti. 145 in tutto i test eseguiti in tre giornate, ma solo ieri sera sono arrivati i risultati ufficiali.
La zona rossa in realtà era nell’aria già da mercoledì sera quando l’Ufficio di Igiene pubblica aveva inviato al sindaco la richiesta di istituzione della zona rossa per 14 giorni «vista la rapida impennata di casi della variante Voc202012/01, diventata ingravescente giorno per giorno». Il primo cittadino nella serata di mercoledì aveva prima annunciato il provvedimento, per poi cambiare idea in nottata. Colpa dell’assenza di dati certi. «La nota pec con la quale mi si chiedeva di istituire la zona rossa, non indica il numero dei casi positivi alla variante inglese», aveva detto spiegando la marcia indietro. Con il passare delle ore la situazione è cambiata. «La possibilità di istituire una zona rossa è concreta – aveva detto nel primo pomeriggio –. Ma sono in attesa delle integrazioni sui dati dei contagi che ho richiesto». Risultati arrivati in serata e talmente chiari da non lasciare dubbi. «È stato necessario prendere del tempo, consapevole del fatto che siamo in una fase di emergenza sanitaria ed economica – sono state le parole di Lai – . I numeri non lasciano spazio a interpretazioni. Nel nostro paese ci sono ben 33 positivi di cui 10 con variante inglese. Comunico che istituirò la zona rossa che partirà alle ore 14 del 26 febbraio, per una durata di 7 giorni prorogabile di altri 7, in base all’andamento della diffusione del contagio». Per poi aggiungere: «Dobbiamo chiudere adesso per preservare il dopo».
San Teodoro. Il comune gallurese è già in lockdown da ieri pomeriggio. Vietato spostarsi in entrata e in uscita dal territorio comunale. Negozi, bar e ristoranti sono chiusi. Restano aperti tabaccai, farmacie e parafarmacie, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole. Consentito lo spostamento all'interno del Comune tra le 5 e le 22, una sola volta al giorno verso un'altra abitazione privata, nel massimo di due persone, oltre ai minori di 14 anni.
Budoni. Nel comune dirimpettaio, dopo il caso di un minore positivo alla variante inglese, il sindaco Giuseppe Porcheddu ha chiuso tutte le scuole, fino a nuovo ordine. Ma al momento non si parla di zona rossa.
Olbia. Nella giornata di mercoledì il sindaco Settimo Nizzi aveva sospeso le lezioni in presenza in quattro plessi scolastici. Ieri, dopo la sanificazione, è stato deciso il ritorno sui banchi per buona parte degli alunni. Restano in quarantena tre classi. (se.lu.)
A San Teodoro la sindaca Rita Deretta ha firmato l’ordinanza di chiusura già ieri. 20 i casi di positività registrati nel paese, 140 le persone in quarantena. I contagi si sono sviluppati in due distinti nuclei familiari e il virus si è diffuso tra il centro e le frazioni. Numeri pesanti di fronte ai quali l’unica soluzione per contenere la diffusione del contagio risulta essere la chiusura. La variante inglese, come più volte spiegato dagli infettivologi, è molto aggressiva e si diffonde rapidamente.
La Maddalena. Il primo caso di variante inglese nell’isola risale a lunedì. Contagiata una bambina di 11 anni che frequenta le elementari. Chiuso l’intero edificio scolastico e applicazione del severo protocollo anti-contagio: tamponi a tutti gli alunni, ma anche ai genitori e ai familiari stretti. 145 in tutto i test eseguiti in tre giornate, ma solo ieri sera sono arrivati i risultati ufficiali.
La zona rossa in realtà era nell’aria già da mercoledì sera quando l’Ufficio di Igiene pubblica aveva inviato al sindaco la richiesta di istituzione della zona rossa per 14 giorni «vista la rapida impennata di casi della variante Voc202012/01, diventata ingravescente giorno per giorno». Il primo cittadino nella serata di mercoledì aveva prima annunciato il provvedimento, per poi cambiare idea in nottata. Colpa dell’assenza di dati certi. «La nota pec con la quale mi si chiedeva di istituire la zona rossa, non indica il numero dei casi positivi alla variante inglese», aveva detto spiegando la marcia indietro. Con il passare delle ore la situazione è cambiata. «La possibilità di istituire una zona rossa è concreta – aveva detto nel primo pomeriggio –. Ma sono in attesa delle integrazioni sui dati dei contagi che ho richiesto». Risultati arrivati in serata e talmente chiari da non lasciare dubbi. «È stato necessario prendere del tempo, consapevole del fatto che siamo in una fase di emergenza sanitaria ed economica – sono state le parole di Lai – . I numeri non lasciano spazio a interpretazioni. Nel nostro paese ci sono ben 33 positivi di cui 10 con variante inglese. Comunico che istituirò la zona rossa che partirà alle ore 14 del 26 febbraio, per una durata di 7 giorni prorogabile di altri 7, in base all’andamento della diffusione del contagio». Per poi aggiungere: «Dobbiamo chiudere adesso per preservare il dopo».
San Teodoro. Il comune gallurese è già in lockdown da ieri pomeriggio. Vietato spostarsi in entrata e in uscita dal territorio comunale. Negozi, bar e ristoranti sono chiusi. Restano aperti tabaccai, farmacie e parafarmacie, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole. Consentito lo spostamento all'interno del Comune tra le 5 e le 22, una sola volta al giorno verso un'altra abitazione privata, nel massimo di due persone, oltre ai minori di 14 anni.
Budoni. Nel comune dirimpettaio, dopo il caso di un minore positivo alla variante inglese, il sindaco Giuseppe Porcheddu ha chiuso tutte le scuole, fino a nuovo ordine. Ma al momento non si parla di zona rossa.
Olbia. Nella giornata di mercoledì il sindaco Settimo Nizzi aveva sospeso le lezioni in presenza in quattro plessi scolastici. Ieri, dopo la sanificazione, è stato deciso il ritorno sui banchi per buona parte degli alunni. Restano in quarantena tre classi. (se.lu.)