Vaccini agli over 80, i sindaci sardi in prima linea
In molti comuni l'ufficio anagrafe ha predisposto i moduli per aderire all'inoculazione
CAGLIARI. Non solo sms. I 377 Comuni sardi sono in prima linea per la campagna vaccinale che, in questi giorni dovrebbe coinvolgere circa 155mila ultraottantenni e che presto dovrebbe allargarsi anche ad altre fasce della popolazione. Il condizionale è d'obbligo viste le difficoltà che si incontrano nei portali della Regione e nella ricezione di sms a telefonini che tanti ultraottantenni non hanno a disposizione.
Comunque, stamattina 2 marzo si è tenuta, dopo alcune settimane, la conferenza Regione Sardegna - Enti locali nella quale si è fatto il punto sul piano di immunizzazione per concordare una linea condivisa in vista dell'incontro con i medici di medicina generale fissato per giovedì 4 marzo con l'intento di siglare un accordo per il loro coinvolgimento nella somministrazione delle dosi.
Alcuni sindaci, intanto, si stanno già organizzando: è il caso di Castiadas, sulla costa sud orientale dell'Isola, che ha predisposto i moduli di adesione direttamente all'ufficio anagrafe, per superere il gap tecnologico negli anziani. «Abbiamo chiesto all'assessore della Sanità Mario Nieddu di accelerare sul piano vaccini e di coinvolgere i comuni nell'organizzazione della campagna vaccinale per le persone anziane e per i soggetti fragili. - spiega il presidente regionale dell'Anci Emiliano Deiana - Abbiamo anche dato la nostra disponibilità logistica per organizzare al meglio la campagna vaccinale e sollecitato a uniformare i processi senza diversificazione di procedure fra territori».
«Gli sms per gli anziani over 80 rischiano di essere un flop - aggiunge Deiana - bisogna tenere conto della difficoltà dei soggetti anziani nell'accesso alle tecnologie informatiche e che pertanto i servizi sociali dei comuni, soprattutto in quelli più piccoli, possono essere uno strumento di diffusione delle relazioni e comunicazioni con Ats. Inoltre - osserva - occorre estendere la prima fase della campagna vaccinale ad altri soggetti esposti (quali badanti e assistenti domiciliari, insegnanti e personale della scuola) o soggetti fragili (portatori di handicap, pazienti oncologici etc)».
E se l'Anci incalza la Regione a richiedere al Governo «un investimento eccezionale nella campagna vaccinale della Sardegna come unico territorio in zona bianca in modo da rendere produttivi i sacrifici di tutti i sardi», il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu punta su maggiori controlli per gli ingressi nell'Isola. «Bisogna assolutamente accelerare anche con il piano dei controlli per chi arriva in nave in aereo - dichiara - È fondamentale avere la certezza che chi entra nell'Isola abbia un certificato che dimostri che non è positivo, quindi con un tampone o il vaccino fatto o, in alternativa, si sottoponga a quarantena. Potremmo essere così un modello per tutto il Paese visto che siamo già in zona bianca».
Nel frattempo, in base al report del Governo sulle vaccinazioni in tempo reale, la Sardegna è penultima in Italia per somministrazioni, con il 54,3%, cioè 89.842 inoculazioni su 165.380 dosi consegnate. E se l'Anci incalza la Regione a richiedere al Governo «un investimento eccezionale nella campagna vaccinale della Sardegna come unico territorio in zona bianca in modo da rendere produttivi i sacrifici di tutti i sardi», il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu punta su maggiori controlli per gli ingressi nell'Isola.
«Bisogna assolutamente accelerare anche con il piano dei controlli per chi arriva in nave in aereo - dichiara -. È fondamentale avere la certezza che chi entra nell'Isola abbia un certificato che dimostri che non è positivo, quindi con un tampone o il vaccino fatto o, in alternativa, si sottoponga a quarantena. Potremmo essere così un modello per tutto il Paese visto che siamo già in zona bianca». Nel frattempo, in base al report del Governo sulle vaccinazioni in tempo reale, la Sardegna è penultima in Italia per somministrazioni, con il 54,3%, cioè 89.842 inoculazioni su 165.380 dosi consegnate.