La Nuova Sardegna

I funerali nella chiesa dello Spirito santo 

L’abbraccio affettuoso di Porto Torres nel giorno dell’ultimo saluto

di Gavino Masia
L’abbraccio affettuoso di Porto Torres nel giorno dell’ultimo saluto

PORTO TORRES. C’erano tante persone di tutte le età a dare l’ultimo saluto a Mario Sedda, ieri pomeriggio nella parte retrostante della chiesa dello Spirito Santo. In tanti per ricordare una persona...

11 aprile 2021
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PORTO TORRES. C’erano tante persone di tutte le età a dare l’ultimo saluto a Mario Sedda, ieri pomeriggio nella parte retrostante della chiesa dello Spirito Santo. In tanti per ricordare una persona buona ammazzata da una mano assassina. Appena il feretro è transitato davanti al gruppo di giovani che attendeva l’amico, tutti hanno cominciato ad intonare le parole della “Canzone arrabbiata" di Nino Rota. Il brano che piaceva a Mario, perché con quelle note esprimeva la sua personalità al mondo che lo circondava. Cantando la rabbia per chi, come lui, non ha avuto certo fortuna nella sua breve vita.

C’è chi lo ricordava per le lunghe passeggiate ai bordi dell’ex superstrada - percorso quotidiano che divideva il borgo di Li Lioni dal resto della città – in silenzio e senza dare fastidio a nessuno. Neanche alle auto che sfrecciavano quasi davanti ai suoi piedi. Una persona mite, insomma, che aveva deciso di vivere ai margini della società per propria scelta, senza però creare problemi agli altri.

E proprio questo suo modo di fare aveva creato attorno a lui un alone di simpatia, forse anche di tenerezza perché non chiedeva niente e tantomeno voleva litigare con qualcuno. La sua esistenza era infatti la strada, la sua forza credere in un mondo libero e magari più vero in tante sfaccettature.

Ieri pomeriggio si respirava tanta commozione all’interno e fuori dall’edificio di culto, dove le parole hanno lasciato spazio al dolore e dove il silenzio è stato rotto solo dalla voce del parroco durante l’omelia. «Mario non l’abbiamo perso – ha detto don Boniface – ma è solo passato tra le braccia del Signore: tutti abbiamo diritto a una vita di pace e di affetti, lui fa parte degli ultimi che Gesù accoglierà con tanto amore». Alla fine della messa, prima della benedizione del feretro da parte del parroco, vicino al coro della chiesa è apparsa la cantante turritana Gabriella Pistidda: la sua voce è stata emozionante quando ha dedicato a Mario le note struggenti di "Deus Ti salvet Maria". La gente ha ascoltato, si è fermata e molti visi sono stati rigati dalle lacrime. L’ultimo saluto all’esterno della chiesa si è trasformato in un lungo applauso a Mario Sedda, interminabile e coinvolgente per chiunque ha partecipato alla funzione. Per quelli che non hanno potuto assistere alla messa, causa delle limitazioni per il covid, la ditta FunerArte ha trasmesso in diretta su Facebook l’intera cerimonia.

Anche il sindaco Massimo Mulas ieri ha partecipato al funerale di Mario Sedda. Seduto da solo tra i banchi. «Un silenzio, una compostezza e un rispetto che raramente ho percepito – ha scritto sul suo profilo social –. Si potevano sentire i battiti delle ciglia abbracciare le lacrime. Era la sincerità che si manifestava e salutava un figlio di Porto Torres. Non sono mai stato un suo riferimento e nemmeno lui era il mio, ma oggi ho avuto una lezione che mai scorderò, quella sulla dignità».

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