La Nuova Sardegna

Metano, in arrivo il via dal Governo

di Giuseppe Centore
Metano, in arrivo il via dal Governo

Gallo (Italgas): «Puntiamo a raggiungere 15mila clienti entro l’anno. Nei nostri 1000 chilometri di rete anche l’idrogeno»

02 maggio 2021
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CAGLIARI. A piccoli passi prende forma il nuovo sistema energetico sardo. Ci vorrà del tempo prima che tutti i tasselli vadano al proprio posto, ma visto il periodo è già qualcosa che la macchina si sia messa in moto.

Il decreto . È atteso nelle prossime ore il primo atto del governo Draghi direttamente riferito alla Sardegna. Un atto dovuto, ma che andava riempito di contenuti, importanti e delicati. Si tratta del decreto del Presidente del Consiglio in applicazione dell’articolo 60 della cosiddetta legge sulle semplificazioni, quella che disegna un sistema del metano basato su due punti di approdo per le navi, e tariffe come quelle nazionali per l’arrivo e il trasporto nelle aree interessate, con la nascita della condotta virtuale tra Penisola e Sardegna. Ecco, proprio sull’estensione territoriale delle aree interessate (limitrofe o ampie?) si gioca una partita non solo tecnica ma politica. In pratica accettata la connessione virtuale, si tratta di capire quanto questa sarà “vicina” al concetto di dorsale. Per la viceministra al Mise Alessadra Todde, sino al governo Conte unica attrice sulla scena con deleghe dirette ed esclusive, dorsale e virtuale pipe-line sono distinti, distanti e incompatibili. Adesso però il suo ruolo è cambiato, e pur facendo parte del comitato interministeriale per la transizione energetica, non è più la Todde a dare le carte, bensì il Ministero per la Transizione Ecologica, retto da Roberto Cingolani, che ha assorbito anche le due direzioni generali del Mise che seguono questi temi.

Snam. In parallelo con l’arrivo del decreto, Snam, soggetto incaricato per legge di portare il metano nell’isola, ha avviato le gare, come riporta “Quotidiano Energia” per l’acquisto di due navi-cisterna da mettere a Portovesme e poi a Porto Torres di una nave staffetta tra il suo terminale di Panigaglia (Liguria) e la Sardegna.

Italgas. La società guidata da Paolo Gallo ribadisce il suo ineresse per l’isola. Intervenendo a una dibattito sul Pnrr promosso dal Sole-24 Ore. «Oggi la Sardegna ha quasi mille chilometri di rete del metano che Italgas ha posato negli ultimi due anni grazie a un piano di investimenti importante di 500 milioni di euro. Si tratta di reti native digitali, che offrono anche la predisposizione per la fibra ottica. Ad oggi abbiamo firmato circa 5mila nuovi contratti di fornitura di gas naturale e contiamo entro la fine dell'anno di arrivare a 15mila, in modo da dare ad altrettante famiglie la possibilità di sostituire forme di approvvigionamento più costose, meno sostenibili e meno sicure. In Sardegna inoltre è in corso anche il progetto pilota di Power to Gas (a Sestu, ndr) per la produzione di idrogeno verde da fotovoltaico, che potrà essere iniettato in miscela con il gas naturale nelle nostre reti, così da testare tutte le componenti degli impianti».

@gcentore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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