La Nuova Sardegna

Mirko, cuore e coraggio contro una storia violenta

di Lamberto Cugudda
Mirko, cuore e coraggio contro una storia violenta

Il 20enne vittima dell’epilogo del rapporto tossico dal quale la madre era uscita

12 maggio 2021
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TORTOLÌ. Probabilmente aveva appena preso sonno quando è iniziata l’irruzione. I suoi profili social erano attivi sino a poche ore prima, come capita ai giovani che il giorno dopo non hanno scuola o impegni fissati. Poi si può solo immaginare cosa possa essere accaduto nella palazzina di viale monsignor Virgilio, a Tortolì. Una cosa è certa, Mirko non è rimasto in disparte quando la violenza cieca si è materializzata sulla madre, l’ennesima donna intrappolata in una relazione impossibile dalla follia di un uomo che la considerava una proprietà. Una convinzione malata a cui Mirko ha provato ad opporsi, con cui ha lottato fino a morire nel tentativo di difendere la mamma, raggiunta da 18 coltellate, e che ora lotta per la vita. Mirko il giovane grande eroe, sempre sorridente, pronto ad aiutare tutti, che anche due giorni fa, sotto casa, vicino alla panchina in cui stava seduto l’anziano nonno Giancarlo Piras (che lo adorava), scherzando con lui. Aveva un sorriso che lo illuminava.

«Sicuramente domenica avrà fatto gli auguri alla sua mamma dichiarandole tutto il suo amore – ha scritto un uomo sui social –. Lei non poteva immaginare che dopo due giorni glielo avrebbe dimostrato con il sacrificio della vita». Una donna che lo conosceva molto bene, intorno alle 13, mentre vicino a un bar chiuso, insieme ad altre persone e amici del giovane, attendeva notizie sull’omicida in fuga, ha ricordato «quel ragazzo dal cuore d’oro che mancherà tanto a tutti, sempre sorridente, grande tifoso della Juventus, che l’ultima cosa che ha postato, ieri su Instagram, intorno alle 5 del mattino, era una storia con i suoi amici». Quegli amici che hanno ascoltato le parole della donna con gli occhi lucidi. «Non è giusto, non è giusto», ha detto una ragazza. Il sindaco Massimo Cannas, rimasto per ore vicino alla casa dei Piras in attesa di notizie, ha commentato il terribile fatto di sangue: «La nostra comunità – ha affermato – è stata svegliata questa mattina da una terribile notizia. Siamo attoniti e profondamente scossi da questa tragedia che ha spezzato irrimediabilmente la serenità di tutti noi. Ciò che è accaduto è insopportabile e inaccettabile. Una giovane vita spezzata e una madre che combatte per la vita. In questo momento di dolore incolmabile ci stringiamo, insieme a tutta la nostra comunità, alla famiglia. Abbiamo fiducia nelle indagini della magistratura e nel lavoro delle forze dell’ordine e attendiamo gli sviluppi». Anche il vice dirigente scolastico dell’Istituto d’istruzione superiore “Ianas”, dove Mirko frequentava l’ultimo anno all’Alberghiero, ne traccia un ricordo struggente. «Ci mancherà tantissimo – ha detto Franco Murgia – anche perché è sempre stato un grande simpaticone. Quest’anno frequentava la quinta C del corso cucina. Sarebbe stato di diploma. Per due anni, sono stato un suo insegnante. Era sempre pronto ad aiutare tutti. I suoi compagni di classe non lo scorderanno, così come tutti quelli che l’hanno conosciuto». Un’altra sua insegnante dell’Alberghiero, Luisa Usala, ha scritto: «Sei stato un alunno meraviglioso e non sono parole di convenienza, sono tutte vere. Buono, gentile, sempre sorridente e bello. Mi dicesti che tu a casa ci stavi davvero bene, ed è proprio lì che ti ha tolto la serenità quel mostro. Difendere gli altri era il tuo motto e te lo sei portato addosso sino ad oggi e per sempre. Oggi vestiamo un lutto così grande e profondo». La docente ha proseguito con il commovente ricordo del suo studente: «Piango per te che sei stato tra gli alunni più rispettosi e gentili, buoni e fiduciosi nella vita, volenterosi e amato da tutti. Oggi è un brutto giorno. Dio confido in te, aiuta la mamma che alla vita rimane attaccata per un filo, aiuta il fratellino, i nonni, gli zii e la zia Stefania, aiutaci a superare questo momento tragicamente indescrivibile. Riposa in pace, ciao Mirko».

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