La Nuova Sardegna

Ipia Ferraris, cinquant’anni di storia gloriosa

di Elisa Boi e Giada Elias*
Ipia Ferraris, cinquant’anni di storia gloriosa

Iglesias, dal collegio per gli orfani dei minatori alla scuola professionale che ha formato decine di generazioni

13 maggio 2021
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Ogni scuola ha la sua storia, la nostra ha un racconto vivo e intenso di cinquant’anni, che inizia nell’ottobre del 1971, anno in cui l’Istituto professionale d’Iglesias “Galileo Ferraris”, riuscì a ottenere l'autonomia dalla sede di Cagliari. Ricorre quindi in questo anno scolastico il Cinquantesimo anniversario dell’istituzione della scuola che ha formato generazioni di ragazzi della città e del territorio, permettendo a molti di loro di avviarsi al lavoro professionale e, ad una parte, agli studi universitari. Nell’anno in cui possiamo celebrare il mezzo secolo dell’attività educativa e formativa del Ferraris, ci accingiamo a ricordare contemporaneamente le sue radici più antiche: il settantesimo anniversario dell’ Enaoli, istituzione con cui la propria storia s’intreccia.

Il 18 maggio 1951, ad Iglesias venne avviata, con la posa della prima pietra, la costruzione del Collegio Enaoli il cui edificio è attualmente sede della nostra scuola. Venne realizzato con lo scopo di ospitare, educare, formare gli orfani dei minatori di tutta la Sardegna e iniziò la sua attività nel 1955. Sin dallo scorso anno, alunni e docenti, nell’ambito del progetto “Dall’Enaoli al Ferraris 50 anni di Istruzione e formazione”, stanno portando avanti una serie di attività e iniziative volte a ripercorrere e far conoscere la storia del Ferraris e dell’Enaoli attraverso la ricerca di quanto può servire a ricordare il passato con attività d’archivio, interviste, foto e documenti e, in particolare, grazie al coinvolgimento degli ex enaolini, di alcuni istruttori e dei loro familiari. Recentemente abbiamo avuto la possibilità di intervistare il signor Graziano Atzori e il signor Fernando Codonesu. Entrambi ex enaolini, arrivati al collegio Enaoli nel 1965, che hanno condiviso ,con noi studenti della 3 A AT, i loro ricordi della loro esperienza in collegio. Ci hanno raccontato che i primi bambini arrivati al collegio erano circa 60, ma in pochi anni sono diventati 200. All’interno del collegio venne realizzato un istituto di formazione professionale i cui indirizzi cambiarono nel corso del tempo, verso la fine degli anni ‘60 divenne statale (sede staccata di Cagliari) e così potè essere frequentato da ragazzi della città e della zona. In quegli stessi anni la formazione professionale non fu più obbligatoria per gli enaolini ma, sulla base delle loro attitudini, ad alcuni fu permesso di iscriversi ad una delle scuole superiori cittadine.

Incontrare gli ex enaolini è stato per noi importante, ci hanno trasmesso le emozioni di alcuni momenti di vita all’interno del collegio: di studio, di svago, musica e sport, hanno ricordato con affetto compagni ed educatori. Gli occhi del signor Graziano e del signor Fernando parlano da soli, ricordano con orgoglio e amore il vissuto della loro giovane età, vedono nella nostra scuola la preziosa eredità del loro percorso educativo e formativo e ci trasmettono un orgoglioso senso di appartenenza. Gli enaolini hanno dimostrato ancora una volta quanto tengono alla nostra scuola, quando hanno pensato di istituire delle borse di studio per studenti meritevoli del Ferraris, quando si sono occupati di far restaurare l’orologio della scuola o hanno acquistato una teca e il supporto per il plastico che, si trova all’ingresso: costruito dagli enaolini nell’anno scolastico 1960/1961, e con il tempo si è pian piano rovinato. Il lavoro di restauro, è stato assegnato agli alunni della classe 5^A Mat, al progetto di restauro ha partecipato tutta la classe ma per questioni organizzative si sono divisi in piccoli gruppi da quattro ragazzi ciascuno. Abbiamo intervistato quattro ragazzi della classe: Davide Seu, Simone Cogotti, Marco Tuveri e Mattia Sireus .Sono emozionati e orgogliosi di aver partecipato a questa attività, perché questo è stato un modo per ridare voce alla storia della nostra scuola. Ci hanno confidato di avere avuto paura di rovinare qualcosa ma sono rimasti gratificati dal risultato finale. Per il restauro sono stati utilizzati diversi materiali sia di riciclo che non come: legno o compensato, sughero, colori a tempere, colla a caldo, pezzi di zanzariera e placche di ferro.

Non avremmo mai pensato che, ripercorrere i ricordi e la storia della nostra scuola, con le sue origini, sarebbe stata un’esperienza unica e così significativa.

* Elisa e Giada frequentano

l’Ipia Ferraris di Iglesias

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