La Nuova Sardegna

Ti ammiro e vorrei essere come te

di Lidia Sanna*

È difficile immaginare cosa significhi essere al tuo posto; per quanto l'amore di un figlio possa esser forte credo sia quasi impossibile equivalga o superi quello che una madre prova. L'amore che...

13 maggio 2021
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È difficile immaginare cosa significhi essere al tuo posto; per quanto l'amore di un figlio possa esser forte credo sia quasi impossibile equivalga o superi quello che una madre prova. L'amore che una madre ha per un figlio è qualcosa di molto più profondo e radicato, qualcosa di molto più complicato e sincero. Ciò mi fa apprezzare ancor più averti. Non tutti infatti sono così fortunati da avere una figura presente e non tutti hanno la fortuna di avere accanto qualcuno di buono come te. Posso dire di aver sempre avuto qualcuno a cui rivolgermi per qualunque dubbio, paura, una spalla su cui piangere; ma soprattutto ti ringrazio perché in te ho trovato consiglio, sempre. Non c'è mai stato un momento in cui io non mi sia sentita ascoltata. Non mi piace nasconderti niente perché non trovo ragione di farlo. Confido nel tuo carattere critico, nella tua opinione, e comprendo i limiti che mi poni. Non ci sono mai piaciute le cose troppo sentimentali e in fondo non credo che esista un modello perfetto da seguire. Io sono grata di averti come mamma in qualunque attimo: quando dimostri di esser disponibile a tutto per me, di aiutarmi in qualunque cosa tu riesca o possa, quando dici di essere orgogliosa di me, anche solo con uno sguardo. So di poter contare sempre su di te e cerco di ricambiare quella muta fiducia che riponi in me in qualsiasi modo possibile. Ammiro te ed ogni madre, ammiro egualmente chi decide di lavorare e chi rimane a casa per assicurare ai propri figli un futuro migliore, provo stima per chiunque riesca a portare avanti qualcosa di difficile come crescere un figlio da soli o con accanto qualcuno. E anche le discussioni, che non sono altro che qualcosa di comune in un rapporto fra un genitore ed una figlia, vanno affrontate e risolte per rientrare in quello che è il quadro finale della normalità famigliare. È infatti ovvio che ogni percorso sia diverso e che nella strada vi siano passi più semplici e più complicati. In particolare durante l'adolescenza non ci sentiamo capiti, perché ci sembra di aver improvvisamente il mondo contro, di sentirci soli, diversi da chiunque altro. L'importante sta nel sapere come risolvere quegli ostacoli, affrontandoli con razionalità e con la consapevolezza che saranno anche questi a plasmare ciò che diventeremo in futuro. Io mi ritengo estremamente fortunata nel poterlo fare con qualcuno di comprensivo come te vicino. Ti ringrazio per la tua pazienza, per le tue preoccupazioni, perché so che fai di tutto per il mio bene. Ma soprattutto spero, se e quando un giorno potrò essere mamma anche io, di essere brava come te. Spero che anche mia figlia provi e pensi ciò che io penso di te. Auguri mamma.

* Lidia frequenta il Liceo Classico Canopoleno di Sassari

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