La Nuova Sardegna

Trinità, screening di massa per circoscrivere i focolai

di Roberto Petretto
Trinità, screening di massa per circoscrivere i focolai

I contagiati sono 19. Confermato almeno un caso di “delta” sul set de La Sirenetta

16 giugno 2021
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SASSARI. Si torna sul filo del rasoio, anche con un numero esiguo di contagi, con un indice di positività che si riabbassa su livelli tranquillizzanti, con gli ospedali che continuano a svuotarsi. Ieri solo 22 casi su 2.749 tamponi, nessuna vittima e 10 persone in meno ricoverate. Ma a mettere in pericolo la stabilità della Sardegna in zona bianca è la cosiddetta variante delta (o indiana) oltre ai focolai che si sono sviluppati nell’alta Gallura, intorno al set del film Disney “La Sirenetta”.

Sinora sono 13 i casi di variante delta accertati in Sardegna: 7 indiani imbarcati su una nave ormeggiata a settimane fa al porto di Cagliari, una turista che aveva contagiato altre quattro persone nel sud Sardegna già negativizzati. E poi c’è il caso accertato di Trinità, sul set del film, con altri casi sospetti sui quali si stanno effettuando i necessari accertamenti. Vertice in Prefettura. Ieri mattina in Prefettura a Sassari si è tenuta una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dalla prefetta, Maria Luisa D’Alessandro. Sulle decisioni adottate non filtrano dettagli, ma le autorità sanitarie e i Comuni interessati si sono comunque mossi per predisporre le misure di tracciamento e di contenimento dei contagi nei tre Comuni in cui la troupe ha operato: Trinità d’Agultu, Santa Teresa e Castelsardo.

«D’accordo con i sindaci e l’assessorato - dice Francesco Sgarangella, direttore del dipartimento prevenzione nord Sardegna - insieme all’Università con il professor Rubino, si è deciso di affrontare una situazione che si presenta delicata. Su Trinità abbiamo 19 positivi, più uno a Santa Teresa, sempre collegato alla troupe Disney. A Trinità, oltre ai contagi nello staff del film, ci sono anche altri piccoli focolai con persone che hanno avuto contatti con gli ospiti». La situazione preoccupa soprattutto per la presenza confermata di almeno un caso di variante delta: «Altre 11 sono in corso di sequenziamento - prosegue Sgarangella -, ma c’è il forte sospetto che si tratti ugualmente di variante delta. In più abbiamo riscontrato diverse varianti inglesi».

Contromisure. Cosa si sta facendo per arginare il contagio? «Il servizio di igiene pubblica del distretto di Tempio ha attivato il tracciamento dei contatti. Sono stati messi in quarantena 70 contatti stretti e su questi si stanno facendo i tamponi. Oltre che con l’attività di tracciamento si è deciso di procedere con screening della popolazione con tamponi molecolari. Sono provvedimenti a tutela della popolazione locale e del comparto turistico. Uno sforzo importante per l'Ats: le nostre squadre sono gia operative e da questo pomeriggio cominceranno a fare i tamponi partendo dalle categorie più a rischio, quelle che si sospetta abbiano avuto contatti con i contagiati, allargando poi al resto della popolazione».

Sotto osservazione anche Castelsardo, dove però, per ora, non si registrano contagi: «Anche lì la troupe ha circolato, ma agiva in una sorta di bolla - spiega il direttore del dipartimento prevenzione nord Sardegna - . Comunque stiamo monitorando i locali che sono stati frequentati da loro. Per ora l’attenzione è concentrata su Trinità, dove la troupe alloggiava. Una persona è ricoverata a Sassari, due hanno sintomi. Stiamo anche studiando, insieme al sindaco e all’igiene pubblica, l’ipotesi di spostare i positivi in un Covid hotel. Tutto è stato messo in moto per cercare di limitare al massimo la diffusione della variante».

Dai responsabili sanitari arriva la solita, ma mai superflua raccomandazione: «Rispettare le norme: usare la mascherina, praticare il distanziamento e evitare gli assembramenti. Perché la situazione è delicata». Le ordinanze. Ma l’attenzione si sposta anche sull’aumento vertiginoso di turisti. Ieri scadevano due ordinanze del presidente della Regione: una sui controlli agli arrivi e l’altra sulle regole per l’accesso ai locali pubblici (il famoso provvedimento che prevedeva il calcolo dei metri cubi d’aria).

Sino a tarda notte non c’era traccia di rinnovo o proroga. Secondo indiscrezioni l’ordinanza dei metri cubi dovrebbe essere lasciata decadere mentre sui controlli c’erano delle manovre in corso. Connesso all’arrivo di turisti, soprattutto dall’estero, c’è il rischio che possano presentarsi anche dei cittadini già vaccinati e senza alcun sintomo, ma che potenzialmente possono essere vettori delle temute nuove varianti

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