il bilancio della guardia di finanza
Scoperti 117 evasori totali Sequestrati beni per 7 milioni
di Luciano Onnis
CAGLIARI. Truffe, frodi ed evasioni fiscali, appalti pubblici (anche nel settore sanitario), traffico e coltivazione di stupefacenti, infiltrazioni di stampo mafioso nell’isola, contraffazione,...
24 giugno 2021
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CAGLIARI. Truffe, frodi ed evasioni fiscali, appalti pubblici (anche nel settore sanitario), traffico e coltivazione di stupefacenti, infiltrazioni di stampo mafioso nell’isola, contraffazione, ordine pubblico: la Guardia di finanza gioca anche in Sardegna a tutto campo e i risultati premiano le sue molteplici attività operative. Un bilancio del 2020 e dei primi sei mesi di quest’anno è stato tracciato ieri, in occasione della sobria celebrazione del 247° anniversario della fondazione del Corpo, dal generale Gioacchino Angeloni, comandante della Guardia di Finanza Sardegna, presenti il prefetto di Cagliari Gianfranco Tomao, il comandante provinciale delle Fiamme gialle di Cagliari generale Massimiliano Mora e i quattro ufficiali responsabili di Reparto. «Dall’inizio del 2020 a oggi sono stati diciotto mesi in cui anche noi Fiamme gialle abbiamo dovuto fare, causa pandemia – ha detto il generale Angeloni – una messa a punto per adattarci all’emergenza sanitaria. Non abbiamo mai arretrato di un solo centimetro e, anzi, ci siamo compattati maggiormente per dare risposte al nostro ruolo istituzionale. Nessuno nella Guardia di finanza in Sardegna ha operato in regime di smart working, mantenendo le dovute cautele sanitarie». Negli ultimi 18 mesi sono stati eseguiti oltre 16mila interventi ispettivi e avviate 1.916 indagini per contrastare le infiltrazioni malavitose nel tessuto economico e sociale della Sardegna. Il contrasto all’evasione e alle frodi ha permesso di scoprire 117 evasori totali e 808 lavoratori in nero. Centotrentanove le indagini di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia di 54 soggetti (con un arresto) per aver commesso 82 reati fiscali. Sequestrati beni per 7 milioni di euro, ma al vaglio della Procura ci sono proposte di sequestro per 17,5 milioni di euro. Quattro i casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a società occulte registrate nei paradisi fiscali. Gli illeciti nel settore della spesa pubblica perseguiti sono stati 1.025, con frodi quantificate in 14 milioni di euro. Non mancano i "furbetti" del reddito di cittadinanza scovati: sono 381, fra cui figurano intestatari di ville e auto di lusso, persone dedite al traffico di stupefacenti e già condannate in via definitiva. Nel settore degli appalti, accertate procedure irregolari per 66,7 milioni di euro, di cui 15 milioni riferiti alla spesa sanitaria. Significativi i risultati nel contrasto alla criminalità organizzata: 13 gli interventi in materia di riciclaggio e sequestro di beni per 1 milione di euro a fronte di un importo complessivo del reato di 6,6 milioni. Nella lotta al traffico di droga, sono state individuate ed estirpate diverse maxi-piantagioni di marijuana grazie all’apporto del reparto aero-navale che con i suoi sofisticati sistemi di rilevazione aerea è in grado di setacciare il territorio in ogni metro quadrato. Un occhio di riguardo è stato riservato ai tentativi di infiltrazione di organizzazioni di stampo mafioso e camorristico sia con il traffico di droga che con le speculazioni immobiliari e nel settore nautico da diporto. «La Sardegna è un territorio ambìto per la criminalità organizzata – ha proseguito il generale Angeloni – la conferma è giunta proprio l’altro ieri con l’operazione che abbiamo condotto congiuntamente alla Guardia di finanza di Napoli e che ha portato all’arresto di sette esponenti campani del “clan Orlando” che trasportava in Sardegna, e più precisamente nel Medio Campidano, ingenti quantitativi di hascisc».