La Nuova Sardegna

Covid: a Bessude boom di vaccinati, per Silius il record di no vax

Roberto Petretto
Covid: a Bessude boom di vaccinati, per Silius il record di no vax

La campagna di immunizzazione nei paesi mentre l’isola evita la zona gialla

28 agosto 2021
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SASSARI. Evitata per un soffio la zona gialla, la Sardegna si rituffa nei problemi quotidiani di un’emergenza della quale non si riesce a scorgere la fine. E la priorità è ancora una volta quella di imprimere un’accelerazione a una campagna vaccinale che non progredisce secondo le attese. Soprattutto in alcune zone dell’isola. La stessa Ats ha da settimane rilevato che i territori delle Assl di Cagliari e Sanluri sono quelli dove la campagna vaccinale ha avuto minore presa. E a leggere il report dettagliato sulla situazione di tutti i Comuni sardi si scopre che quelli dove le vaccinazioni vanno più a rilento sono prevalentemente nella parte sud dell’isola, mentre i centri dove l’immunizzazione è più diffusa sono nella parte nord.

Pochi vaccini. Il comune dove in assoluto ci si è vaccinati di meno è Silius, nel Gerrei, sud Sardegna. Qui le persone che non hanno ricevuto neppure una dose sono abbondantemente oltre la metà dei “vaccinabili: 601 su 1.048. Ovvero il 57,35 per cento. Anche a Burcei, sempre nel sud Sardegna, la situazione è molto lontana dagli standard nazionali e anche regionali: il 56,49 per cento della popolazione non è vaccinata. Si tratta di 1.392 persone sulle 2.464 vaccinabili. Il terzo centro in questa classifica si trova nel Nuorese. È Talana, dove però almeno più della metà dei residenti è stato immunizzato. Ne resta però una fetta molto consistente pari al 48,13 per cento. Poco meglio hanno fatto a Bonarcado dove i non vaccinati sono “solo” il 47,86. Male anche Pula e San Vito, entrambe intorno al 45 per cento. Nel nord il Comune che si trova più indietro della campagna di immunizzazione è Montresta, col 45 per cento.

Questi i casi limite, tutti intorno a un 50 per cento di persone che non hanno ricevuto neppure una dose. Ma scendendo nella classifica se ne trovano tantissimi, appunto, dell’area metropolitana di Cagliari e del sud Sardegna.

Molti vaccini. E i Comuni “virtuosi”, invece? I più sensibili agli appelli delle autorità sanitarie sono stati i cittadini di Bessude: dei 377 “vaccinabili” sinora si sono rifiutati di sottoporsi all’iniezione (o non hanno potuto) in 46. Una percentuale del 12,20. Bene anche Nule con un 12,44 (151 si 1.214) e Villanova Monteleone con 12,64 (254 su 2.009). Al di sotto del 15 per cento di “no vax” ci sono anche Atzara (14,23), Banari (13,48), Berchidda (14,48), Mara (13,92), Nule, 12,44) e Tonara (14,36).

Le città principali. A Cagliari sono ancora 43.790 le persone senza neppure una dose, pari al 31,57 per cento. A Sassari 26.135, pari al 22,96 per cento. In sostanza tra i due capoluoghi ci sono circa 9 punti percentuali di differenza. A Nuoro va ancora meglio c’è solo il 24,60 per cento di non immunizzati, ovvero 7.813 persone. A Oristano si risale, quasi a livello cagliaritano, con un 28,44, pari poco più di 8mila persone. Sulla stessa linea c’è Olbia (28,56 equivalente a 15.434 persone). Tra i centri più popolosi la situazione peggiore è a Quartu dove i non vaccinati sono il 35,55 per cento: 22mila persone su 62mila.

Zona gialla evitata. Pur con ampie sacche di non vaccinazione da recuperare, la Sardegna si è comunque salvata dalla zona gialla grazie ad un punto percentuale sotto la soglia critica per l'occupazione dei posti letto in area medica. Ieri il ministro della Sanità Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che porta la Sicilia in zona gialla: «È la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare ad investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi», ha detto il ministro. In Sardegna la pressione sull'area non critica resta al 14% (la soglia è del 15%), mentre il limite del 10% nelle intensive è superato con l'11,2%. Altro criterio che sarà valutato è quello dei casi per 100mila abitanti: la Sardegna per tre settimane consecutive rientra nei parametri da zona gialla all'interno del range tra i 50 e i 150 casi in sette giorni: 141,8 tra il 6 e il 12 agosto, 156,4 tra il 13 e il 19 agosto, 148,5% dal 20 al 26 agosto. Se i contagi e ricoveri dovessero continuare a salire la Sardegna rischia il giallo dal 6 settembre.

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