La Nuova Sardegna

Tentato femminicidio a Sennori: negli occhi delle telecamere tutte le mosse di Piroddu

Tentato femminicidio a Sennori: negli occhi delle telecamere tutte le mosse di Piroddu

Il 42enne era al bar con gli amici e intorno alle 18 è andato via in tutta fretta. Un “buco” di mezz’ora potrebbe essere ricostruito grazie alla videosorveglianza

09 settembre 2021
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SENNORI. Martedì sera Adriano Piroddu ha trascorso un po’ di tempo in un bar del suo quartiere, Santa Lucia, un posto dove ritorvare i suoi amici che non dista molto dall’abitazione dove viveva con i genitori e i fratelli. Ieri in paese gli amici raccontavano che il 42enne è arrivato nel locale dopo aver concluso la giornata lavorativa e c’è rimasto fino alle 18.

Adriano Piroddu era rientrato a lavorare da qualche settimana, era tranquillo, stava bevendo con i ragazzi e ha pagato da bere a molti di loro. In pratica ha fatto quello che faceva sempre, niente ha lasciato presagire la tragedia che si sarebbe consumata di lì a poco. A un certo punto il 42enne ha ricevuto una telefonata ed è saltato in auto per allontanarsi in tutta fretta.

Piera Muresu è arrivata nella sede di Sardegna emergenza, che si trova nell’area del campo sportivo comunale, intorno alle 18.30. La donna era in evidente stato di choc, e ha chiesto aiuto dicendo che le avevano sparato. Senza dire altro. E non solo era sporca di sangue, sul torace e nel collo, ma – questo è un dettaglio emerso nelle ultime ore – presentava delle escoriazioni ed era ricoperta di detriti, come se avesse rotolato sulla terra, o comunque sopra lo sporco, come una strada.

Ma la differenza tra l’orario in cui l’uomo sarebbe uscito dal bar e quello di ingresso della donna alla base del 118 è di circa 25/30 minuti. Questo significa che dal quartiere di Santa Lucia l’uomo sarebbe passato a prendere la donna – via Volta è lungo la strada per l’uscita verso San Giovanni – per poi dirigersi verso la campagna di Palmiteddu, dove si sarebbe consumata la lite e il ferimento della 48enne, per poi risalire a tutta birra in paese e scaricarla davanti al campo sportivo, e quindi alla base del 118, dove lei ha chiesto aiuto.

E una risposta su questa andata e ritorno in campagna potrebbe arrivare a breve. Tra i vari strumenti in mano agli investigatori c’è, infatti, anche il sistema di videosorveglianza comunale, una fitta rete di occhi digitali che, tra l’altro, agli ingressi e uscite del paese sono attrezzate con un sistema leggi targhe. Gli inquirenti hanno acquisito le registrazioni e stanno lavorando al tracciamento dei movimenti della macchina di Adriano Piroddu. C’è un punto in particolare, l’incrocio proprio davanti al campo sportivo, che potrebbe svelare dettagli molto utili alle indagini. Si tratta, infatti, di un passaggio obbligato per raggiungere le campagne di Palmiteddu. E in quella zona le telecamere hanno una visione praticamente totale.

Inoltre gli inquirenti hanno sentito due testimoni che avrebbero visto la coppia litigare in periferia mentre si trovavano a bordo dell’auto di Piroddu. Uno dei testi ha anche parlato con la donna dopo che questa era stata ferita, mentre l’altro ha visto passare l’auto con lei sanguinante mentre i due rientravano in paese. (s.sant.)

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