La Nuova Sardegna

Continuità marittima, ossigeno per altri 6 mesi

Antonello Palmas
Continuità marittima, ossigeno per altri 6 mesi

Il ministro Giovannini: «Selezionata un’offerta per la Civitavecchia-Cagliari»

16 settembre 2021
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SASSARI. La tratta Civitavecchia-Cagliari-Arbatax assicurata per altri sei mesi e così per ora anche la continuità marittima è garantita. Lo ha annunciato ieri pomeriggio durante il question time alla Camera il ministro dei delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini, all'indomani della proroga delle continuità aerea con Fiumicino e Linate. E il titolare del dicastero ha affermato un'altra cosa importante: di aver effettuato una consultazione dei principali operatori del settore, propedeutica all'eventuale affidamento diretto e «all'esito della consultazione - ha detto - e questa penso sia una buona notizia, è stata selezionata un'offerta che prevede la prosecuzione del servizio sulla citata linea per un periodo di 6 mesi, nelle more dello svolgimento di una nuova procedura di gara per l'affidamento del medesimo servizio per la durata di 5 anni. Quindi la continuità territoriale è assicurata».

Potrebbe essere la Grendi, in partnership con Corsica Ferries, il vettore di cui parla il ministro, di sicuro è una delle compagnie di navigazione che ha partecipato agli inizi di agosto alla consultazione. La procedura da parte del Mism non è del tutto conclusa e ancora non si conoscono eventuali offerte presentate da altri vettori. la frequenza sarebbe trisettimanale.Sul tema, riguardo al quale è in corso un serrato confronto con la commissione Ue, aveva proposto un'interrogazione il deputato del Pd Gavino Manca chiedendo a Giovannini «quali iniziative intenda adottare per ripristinare il collegamento marittimo Civitavecchia-Arbatax-Cagliari e garantire il servizio di trasporto aereo in regime di continuità territoriale. La Sardegna tutta, e in particolare quella meridionale, si ritrova infatti a vivere una situazione di grande difficoltà per quanto riguarda i collegamenti sia marittimi che aerei, con gravi disagi in merito alla mobilità e la libera circolazione. Il 12 e il 13 settembre, infatti, la Cin Tirrenia ha svolto l'ultimo viaggio lungo la tratta Cagliari-Civitavecchia. A questo si aggiunge la messa in liquidazione della compagnia Air Italy, ex Meridiana, e il passaggio di consegne da Alitalia alla nuova compagnia Ita, con il rischio di vedere ulteriormente ridimensionati i servizi di trasporto aereo». E anche Nardo Marino (M5s) ha proposto un'interrogazione sulle iniziative normative volte a garantire la continuità territoriale marittima, nonché a rivedere il Protocollo d'intesa del 2010 sulla continuità territoriale aerea.

«Il Governo è fortemente impegnato ad assicurare la regolarità dei servizi di trasporto marittimo e aereo da e per la Sardegna», ha detto il ministro, ricordando in particolare che per collegamenti aerei, «a seguito della cessazione a partire dal prossimo 15 ottobre dell'operatività di Alitalia, affidataria dei servizi onerati sulle rotte da Alghero, Cagliari e Olbia verso Roma Fiumicino e verso Milano Linate, è stata attivata la procedura d'emergenza e martedì ho firmato il decreto ministeriale 357, in forza del quale la Regione Sardegna potrà attivare subito la selezione, con procedura accelerata, del vettore cui affidare per i prossimi 7 mesi i voli da e per l'isola».Sulla continuità marittima, il ministro ha ricordato che sono state «restituite al mercato la Livorno-Cagliari e la Genova-Olbia-Arbatax, interrompendo qualsiasi forma di sovvenzionamento pubblico». «Relativamente alle linee Napoli-Cagliari e Cagliari-Palermo, sono state espletate procedure di gara che si sono concluse con l'individuazione di un nuovo operatore economico», ha aggiunto. Per la Civitavecchia-Cagliari, dopo diverse procedure concluse senza presentazione di offerte, ora ne è stata selezionata una. Per la Genova-Porto Torres è ancora in corso apposita procedura di gara», ha aggiunto.

«Infine, circa la Civitavecchia-Olbia, il servizio pubblico di continuità territoriale è garantito, senza oneri per lo Stato, fino al 31 maggio 2023».Nella replica Romina Mura, presidente della commissione Lavoro, ha espresso tutta la sua preoccupazione, perché «non si doveva arrivare ad una situazione di tale gravità, che restringe il diritto fondamentale alla libera circolazione previsto in Costituzione. E nonostante il Parlamento abbia sollecitato più volte a prendere in considerazione questo tema, siamo grave in ritardo. Noi continueremo a lavorare per far sì che la continuità territoriale diventi un obbligo per lo Stato italiano».

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