La Nuova Sardegna

I 130 anni della Nuova, dall’omaggio alla Deledda alle vignette di Gef: il secondo giorno di festa

I 130 anni della Nuova, dall’omaggio alla Deledda alle vignette di Gef: il secondo giorno di festa

Tra gli ospiti in piazza d'Italia l’azienda icona del territorio Ichnusa, la Comunità Sant’Egidio e l’attrice teatrale Mastino

19 settembre 2021
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SASSARI. Quando La Nuova Sardegna veniva fondata lei stava per compiere vent'anni e muoveva i primi importanti passi in campo letterario, un percorso straordinario che l'avrebbe portata sino al premio Nobel. Nel 150° anniversario della nascita di Grazia Deledda anche all'interno della festa del giornale trova spazio il ricordo della grande scrittrice nuorese, omaggiata con un monologo dell'autrice e attrice teatrale Isabella Mastino. Una giornata, la seconda delle celebrazioni per il traguardo tagliato dalla Nuova, aperta dalla presentazione da parte del direttore Antonio Di Rosa del lavoro da vignettista di Gef Sanna che da anni accompagna con i suoi disegni umoristici sul quotidiano la cronaca dei fatti politici, e non solo, più rilevanti, e che ha disegnato in diretta.

Nel corso degli incontri della serata sono stati toccati, anche grazie alle domande degli studenti del progetto "La Nuova @ Scuola", diversi temi. Dialogando con la giornalista Silvia Sanna il responsabile della comunicazione dell'Ichnusa, Leo Gasparri, si è soffermato sul legame indissolubile tra il marchio della nota birra e l'isola. Un simbolo della Sardegna ormai a livello internazionale, con una lunga storia iniziata nel 1912. «Con la produzione nel birrificio di Assemini - ha ricordato Gasparri - diamo da bere ai sardi che sono i più grandi consumatori in Italia. Se nella Penisola la media pro capite è intorno ai trenta litri all'anno, in Sardegna si superano i sessanta». Vanto o disonore, a seconda dei punti di vista, è un dato che sicuramente sottolinea come la birra rappresenti nell'isola un forte aggregatore sociale. Un aspetto, questo, sottolineato dall'azienda Ichnusa anche con varie iniziative che vanno di pari passo con l'impegno nel campo della sostenibilità: «Abbiamo ridotto l'impatto ambientale - ha evidenziato il responsabile della comunicazione - diminuendo emissioni di CO2 e spreco di acqua. E continueremo su questa strada».

Un percorso, quello dello sviluppo sostenibile, di cui Daniela Ducato è un'autentica ambasciatrice. Anche lei, seppur in collegamento video, ha partecipato ai festeggiamenti per il compleanno della Nuova Sardegna. L'imprenditrice più innovatrice d'Italia, insignita dell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica per meriti ambientali dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stata lodata dal New York Times per la sua attività e scelta tra le cento donne italiane più influenti per tenacia e creatività da Forbes. Rispetto ambientale ed economia circolare le parole chiave espresse da Daniela Ducato durante la conversazione con Anna Piras, vicedirettore a Rai Parlamento.

La giornalista cagliaritana ha accompagnato anche il protagonista dell'incontro sulla Comunità Sant'Egidio, il presidente del movimento Marco Impagliazzo. Una realtà nata in Italia nel 1968 e che oggi opera nel sociale in oltre settanta Paesi di tutti i continenti. Argomento principale toccato durante l'incontro quello della guerra, «madre di tutte le povertà» come ha sottolineato Impagliazzo, tornata di moda e di cui i recenti fatti in Afghanistan, con il ritiro delle forze occidentali, dimostrano l'inutilità.

Sul palco della festa per i 130 anni anche Pierluigi Pinna, direttore generale di Abinsula, impresa sassarese all'avanguardia nei settori del sotware e delle nuove tecnologie, mentre in collegamento è intervenuta la nota giornalista scientifica Barbara Gallavotti.

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