L'intervento di Christian Solinas alla festa della Nuova: «Treni, strade, energia: ecco l’isola che verrà»
Il presidente delle Regione promette un’accelerata ai troppi cantieri aperti. «Subito la Sassari–Alghero e l’Olbia-Palau. Poi il treno veloce per Cagliari»
SASSARI. Il suo intervento alla festa per i 130 anni della Nuova Sardegna era programmato tra quelli in presenza. Poi il congresso nazionale del Psd’az ha assorbito per intero la serata del presidente della Regione, Christian Solinas, che quindi ha risposto dal video alle domande del direttore del quotidiano, Antonio Di Rosa, e di Roberto Petretto. Alle prime domande Solinas ha risposto in qualità di commissario per la viabilità, in ordine cronologico l’ultimo incarico ricoperto dal governatore che si trova quindi a gestire una rete viaria tanto complicata quanto incompleta. E proprio sulle incompiute Solinas ha rotto gli indugi: «La Sardegna è in ritardo, ci sono troppi cantieri aperti. Sarà mio compito completare alcune delle strade ancora in fase di realizzazione, come la Sassari-Alghero, la Sassari-Olbia ma anche la Olbia-Palau-Santa Teresa. Sono infrastrutture necessarie ai sardi e all’economia dell’isola ma ci aiuteranno anche nella gestione dei flussi turistici».
Dopo la fugace incursione nel futuro, si spera prossimo, Solinas ha fatto un passo indietro parlando di pandemia e delle gestione dell’emergenza nell’isola: «Nel complesso la Sardegna ha reagito bene e, al netto di alcune ricostruzioni fantasiose, presto tutti si accorgeranno che la nostra regione è stata quella che ha avuto meno giorni in zona rossa o arancione. Chiaramente con il grande numero di turisti che abbiamo ospitato negli ultimi mesi sono saliti anche i contagi ma nonostante tutto siamo riusciti a mantenere la zona bianca, che significa lavoro e ricchezza per le nostre imprese. Gran parte del merito va al nostro sistema sanitario, che sta tenendo sotto controllo il numero dei ricoveri, ma anche ai tantissimi vaccinati che hanno dimostrato che gli hub hanno funzionato bene. E poi ci sono i ragazzi che ci hanno permesso di diventare la regione con la percentuale maggiore di vaccinati tra la fasce più giovani della popolazione». Resta aperta, e preoccupante, la questione dei trasporti, con l’isola sempre più lontana dal resto del Paese: «Noi abbiamo sempre rivendicato la chiarezza nelle competenze – ha detto Solinas –, qualunque sia la strada da intraprendere. È chiaro che la Regione debba essere protagonista e debba potersi esprimere sulle rotte e sulle frequenze, è la condizione necessaria perché si possa programmare lo sviluppo del turismo e lo scambio delle merci». Sempre sui trasporti, ma questa volta su ferro, Solinas è stato incalzato anche dalle domande degli studenti della Nuova@Scuola: «La grande sfida sulle ferrovie è pretendere l’alta velocità anche in Sardegna, magari sfruttando la propulsione ad idrogeno. In modo che il collegamento tra Sassari e Cagliari possa essere completato in 60 minuti. Ci sono i fondi del Pnrr che lo potrebbero permettere e che ci garantirebbero la realizzazione delle infrastrutture necessarie entro i 6 anni previsti dalla durata stessa del piano». Sulle questioni energetiche, poi, Solinas chiede certezze sugli approvvigionamenti: «È nostro compito cancellare il gap che ci separa dal resto del Paese. Chiaramente l’obiettivo deve essere l’utilizzo pieno delle fonti rinnovabili e alla sperimentazione dell’idrogeno ma la transizione non può che essere graduale e deve prevedere il passaggio intermedio del Gnl, che garantisce il pieno equilibrio tra la tutela dell’ambiente e lo sviluppo economico».
Infine, il governatore è ritornato sulla questione degli incendi rilanciando la proposta di una flotta area sarda gestita dalla Protezione civile: «Si deve partire dalla prevenzione dei roghi, ma anche la dotazione degli strumenti deve essere completa, per questo ragioniamo su una flotta aerea gestita direttamente nell’isola».
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