La Nuova Sardegna

Palloni, birilli e porticine il calcio può ripartire

Palloni, birilli e porticine il calcio può ripartire

In campo la Memoria storica torresina e la Biblioteca dello sport di Sassari: con i soldi ricavati hanno acquistato i materiali per la formazione di Cuglieri

21 settembre 2021
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CUGLIERI. Ogni promessa è debito, e se in ballo c’è l’inizio di una nuova era calcistica, il debito va saldato in tempi rapidi. Da questa settimana il Cuglieri calcio inizierà ad allenarsi sul nuovissimo manto in erba sintetica del campo comunale, con a disposizione tutto l’armamentario d’ordinanza normalmente in dotazione in ogni società che si rispetti.

Il materiale, acquistato con la raccolta fondi organizzata dall’associazione Memoria storica torresina e dalla Biblioteca popolare dello sport di Sassari, è stato consegnato ieri mattina ai dirigenti del club del Montiferru. Sorrisi, abbracci e strette di mano per una storia sportiva che riparte, con un furgone pieno di palloni, porticine, ostacoli, birilli e ogni tipo di attrezzatura necessaria per l’attività della prima squadra e dei ragazzi delle giovanili. Quella che era nata come una raccolta fondi legata all’emergenza incendi nel Montiferru di fine luglio, si è trasformata in un progetto con valenza sociale a effetto immediato.

«Aspettavamo con ansia questo momento – ha spiegato Angelo Sias, nuovo presidente del Cuglieri calcio –. Il calcio in paese era sparito di fatto da due stagioni e il disastro dei roghi di quest’estate avevano fatto passare giustamente il calcio in coda alle priorità. Ma l’aiuto che ci arriva dagli amici tifosi della Torres, oltre che dal presidente del Sedilo, Pino Sardara, ci consente di ritrovare slancio e avere basi più solide».

«Non possiamo pensare a un paese senza la propria squadra di calcio – ha detto Andrea Sini, direttore della Biblioteca dello Sport –. Le istituzioni ai più alti livelli devono pensare agli interventi strutturali, noi puntiamo sulla funzione sociale dello sport e ci accontentiamo di fare in modo che i ragazzi del posto, di tutte le età, possano allenarsi e giocare, e che tutta la comunità locale abbia una partita da andare a vedere la domenica».

Con decine di palloni nuovi di zecca pronti per essere calciati in porta, a completare l’opera, ora mancano solo i calciatori, che saranno in campo da questa settimana. La prima squadra, guidata da Giorgio Fenu, ripartirà dalla Terza categoria. I fasti della Promozione sfiorata una decina di anni fa sono lontani, ma oggi si ragiona anche più in là dei risultati. «Sullo slancio di questa iniziativa – ha spiegato il dirigente locale Antonio Motzo –, abbiamo riaperto la scuola calcio di base, che coinvolgerà bambini e bambine dai 5 ai 12 anni. Proprio in questi giorni stiamo organizzando l’open day che permetterà ai giovani e ai loro genitori di conoscere il nostro programma e di vedere il nuovo campo. La passata amministrazione ha fatto un lavoro eccellente, insieme all’impresa Deplano, e davvero ora il comunale “Perria” è davvero un gioiellino».

Il nuovo Cuglieri indosserà le classiche divise di colore verde e giallo («come l’ulivo e come l’olio», rimarcano con orgoglio i dirigenti), e anche in questo caso c’è una sorpresa. L’Ussi Sardegna ha infatti comunicato che in occasione delle premiazioni del 4 ottobre destinerà alla Memoria storica torresina la quota raccolta tra i propri associati per l’emergenza Montiferru, con l’obiettivo di implementare il progetto legato al Cuglieri calcio. Un fondo aggiuntivo che permetterà di acquistare le divise da gara, oltre a tute da allenamento e borsoni. «Sulle maglie avremo anche il logo dell’associazione dei nostri amici sassaresi», conferma il presidente Sias. Ogni promessa è debito, anche in questo caso. (al.pi.)

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