La Nuova Sardegna

A rischio gli indennizzi per le aziende devastate dai roghi, questa volta perdono tutti - IL COMMENTO

di ROBERTO PETRETTO
A rischio gli indennizzi per le aziende devastate dai roghi, questa volta perdono tutti - IL COMMENTO

La politica non è riuscita a fare sintesi nell’interesse di chi ha perso o rischia di perdere tutto. Oromesse mancate Potrebbe essere imbarazzante andarsi a rivedere le frasi dette dopo gli incendi di luglio

22 settembre 2021
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Potrebbe essere imbarazzante andare a rileggere le dichiarazioni accorate di vicinanza e partecipazione al dramma delle popolazioni colpite dagli incendi di fine luglio. Tutti a profondersi in assicurazioni sul fatto che nessuno sarebbe rimasto solo, che gli aiuti sarebbe arrivati presto. Poi l’annuncio della Regione: “Stanziati 20 milioni”.

Come sia andata realmente, a quasi due mesi dai roghi del Montiferru e della Planargia, è sotto gli occhi di tutti. I 20 milioni sono rimasti una promessa e così potrebbero rimanere ancora a lungo. Stessa sorte per diversi interventi che avrebbero dovuto portare ristoro a categorie economiche colpite dalle conseguenze del Covid: anche loro dovranno attendere. Così la tempestività e l’urgenza sono diventati concetti astratti, evaporati tra le polemiche e giochi di ruolo.

Destra e sinistra, maggioranza e opposizione, non sono riuscite ad andare oltre le affermazioni di principio, limitandosi a ribaltare sulla parte avversa l’accusa di essere responsabile della mancata approvazione in tempi rapidi della legge che avrebbe consentito l’avvio delle non semplici procedure di assegnazione di fondi.

La legge da alcuni ribattezzata “Omnibus” conteneva, oltre ai ristori per incendi e Covid, anche un’altra moltitudine di interventi di piccola e grande portata. L’opposizione ha chiesto che venisse stralciata la parte relativa agli aiuti per le popolazioni colpite dai roghi e per i disastri economici causati dall’epidemia. La maggioranza (soprattutto con la spinta del Psd’Az e del presidente Solinas) ha sempre ribattuto chiedendo che la legge fosse approvata con procedura d’urgenza, ma nella sua interezza. Ci sono stati dei pontieri (anche nella maggioranza) che hanno provato a favorire un accordo. Nulla da fare. Alla fine la contrapposizione ha avuto la meglio sul buonsenso, sulla tutela dell’interesse di chi si trova in difficoltà.

Ciascuno, potete scommetterci quello che volete, da oggi si adopererà per spiegare la propria intransigenza e per condannare quella degli avversari politici. Ciascuno addebiterà agli altri la mancanza di disponibilità a fare un passo indietro. Scene già viste decine, centinaia, migliaia di volte. Chi ha ragione? Non ci sono vincitori in questa assurda partita a braccio di ferro. Ma potrebbero esserci molti sconfitti. Gli allevatori di Scano Montiferro e Sennariolo, i produttori di olio di Cuglieri, i cittadini di Tresnuraghes che hanno subito danni. Ma anche i titolari di attività che attendono un aiuto dopo che il Covid li ha spinti sul lastrico. Stavolta, sia per chi sosteneva la legge stralcio sia per chi chiedeva che la legge venisse approvata in fretta e tutta intera, sarà più difficile andare a spiegare le proprie ragioni in un paese del Montiferru o all’interno di un’impresa che rischia di chiudere. Sarà più difficile spiegare a chi conta i giorni sperando che qualcosa cambi che quegli aiuti, promessi con tanta enfasi, arriveranno solo tra qualche mese. Quando magari per qualcuno sarà troppo tardi. Mesi di discussioni, di incontri, di vertici, tanto per usare l’armamentario di termini con cui la politica definisce i propri meccanismi, non sono serviti ad arrivare a una scelta di buonsenso. E la condanna dei cittadini danneggiati, beffati e furiosi non farà distinzione tra chi ha agito in buona fede e chi invece ha messo davanti a tutto le ragioni di partito o di schieramento.

Quella capacità di essere operativi in tempi rapidi messa in mostra da tanti volontari, in Sardegna e nella penisola, da associazioni e organizzazioni, raffigurata in modo plastico dalle file di camion carichi di aiuti, non si è vista nella istituzione più importante dell’isola. Il Palazzo con i suoi riti, il suo vocabolario, i suoi corridoi e le sue stanze lindi e profumati apparirà dal Montiferru, dove ancora si sente l’odore del fumo, come un pianeta sempre più lontano.

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