La Nuova Sardegna

Le cure letali della Puddu in una sequenza di video

di Mauro Lissia
Le cure letali della Puddu in una sequenza di video

La moglie di Fiorenzo Fiorini ha consegnato alla Corte le registrazioni inedite La professionista avrebbe soccorso con un’autotrasfusione il paziente in crisi 

01 ottobre 2021
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Una serie di video girati con uno smartphone documenterebbero le singolari terapie cui l’ex medico estetico di Tertenia Alba Veronica Puddu diceva di curare i tumori e altre malattie gravi in barba a qualsiasi protocollo scientifico. A consegnarli ieri mattina alla Corte d’Assise presieduta da Tiziana Marogna, a latere Alessandra Angioni, è stata Erica Caboi, la moglie di Fiorenzo Fiorini, uno dei pazienti deceduti nel 2017 per un melanoma infiltrante di quarto grado trattato con i soli ultrasuoni. Chiamata a testimoniare dal pm di Lanusei Gualtiero Battisti all’udienza di apertura del dibattimento pubblico, la donna ha confermato in una deposizione a tratti drammatica durata quasi tre ore quanto contestato alla Puddu nel capo d’imputazione: la dottoressa, poi radiata, una fama da guaritrice diffusa in tutta l’Ogliastra, ha affrontato il tumore del marito con sedute di ultrasuoni che costavano 90 euro l’ora, promettendo che grazie a quel trattamento «i linfonodi sarebbero pian piano affiorati alla superficie della pelle perfettamente puliti». Alcuni di questi trattamenti - ha spiegato Erica Caboi - risultano dai video, così come le garanzie di guarigione offerte dalla professionista nel corso delle sedute settimanali: «Vedi - dice la professionista alla moglie - si stanno riassorbendo».

Altri dettagli emersi in aula sono sconcertanti: se nel corso della degenza, che avveniva a casa della Puddu in una sorta di day hospital attrezzato sommariamente, il paziente manifestava dolore, lei gli somministrava una semplice compressa di tachipirina. Fiorenzo Fiorini, stando alle accuse - la Puddu deve rispondere per questo caso di omicidio volontario aggravato, oltre che di circonvenzione di incapace, quindi truffa e circonvenzione per i casi di Franco Garau e Davide Spanu per la cui morte non è stato provato il nesso di causalità con le cure della Puddu - e secondo il racconto della testimone morì a casa dell’imputata dopo una crisi che non indusse il medico a disporne il ricovero in ospedale. Il racconto di questa fase è sconvolgente: la moglie ha riferito ai giudici che Fiorenzo Fiorini avrebbe accusato una forte crisi durante il trattamento con ultrasuoni. Accompagnato in bagno, il paziente sarebbe caduto. A quel punto la Puddu gli avrebbe prelevato un’imprecisata quantità di sangue per iniettarglielo di nuovo subito dopo. All’intervento sarebbero seguite parole rassicuranti sulle condizioni del paziente, che smise di vivere poche ore dopo senza alcuna assistenza reale e senza alcun passaggio in una sala di rianimazione.

I video consegnati ieri in udienza - Erica Caboi ha spiegato di averli ritrovati casualmente nella memoria del telefono - sono stati acquisiti formalmente dalla Corte d’Assise e dovranno essere esaminati dalle parti, che faranno poi le loro osservazioni.

La moglie di Fiorini si è costituita parte civile con gli avvocati Rita Dedola e Mauro Massa, la famiglia Spanu con l’avvocato Gianfranco Sollai, i familiari di Garau con Stefano Porcu, mentre l’imputata è difesa dagli avvocati Michele Zuddas e Nicola Andrea Oggiano.

Il dibattimento andrà avanti il 16 dicembre con l’esame di altri tre testimoni. A sollevare il caso della dottoressa-stregona fu il programma televisivo Le Iene, cui seguirono le indagini e il procedimento penale.

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative