SASSARI. Sui banchi dell’opposizione li si potrebbe immaginare sprofondati in poltrona, armati di secchiello di pocorn, assorti a guardare le liti tra gli avversari politici . Si potrebbe, se non fosse che lo scontro in maggioranza, in queste settimane, riguarda argomenti delicati, che spesso hanno a che fare con i drammi delle persone. Lo scontro è sulla sanità e con la salute non si scherza. Gianfranco Ganau ha un doppio punto di osservazione: quello di consigliere regionale, capogruppo del maggiore partito d’opposizione, il Pd, e quello di medico.
In questi giorni in cui Giorgio Oppi, uno dei leader più ascoltati della maggioranza, dice in aula che nessuna Assl sarda funziona e che l’assessore alla Sanità dovrebbe «tirare fuori le palle», Ganau osserva: «Che la situazione della sanità in Sardegna sia drammatica è sotto occhi di tutti. Che la maggioranza non abbia fatto nulla per attenuare questa situazione è altrettanto evidente. Al di là dell’emergenza Covid che ha nascosto le carenze, si è fatta una riforma che avrebbe dovuto riavvicinare la sanità ai territori, partendo però da un fatto gestionale piuttosto che da una riorganizzazione del sistema. E questa sarebbe la vera carenza di una riforma che però è comunque ferma».
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