La Nuova Sardegna

Tyrrhenian Link, un cavo da 470 km per collegare Sardegna e Sicilia

Tyrrhenian Link, un cavo da 470 km per collegare Sardegna e Sicilia

Energia, Terna affida l’opera a Prysmian e Nexans

01 dicembre 2021
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SASSARI. Annunciato da anni come l’opera che dovrebbe mettere in sicurezza il sistema energetico sardo il Tyrrhenian Link ha ora i genitori che dovrebbero darlo alla luce: Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, ha firmato ieri due contratti quadro per la fornitura e la posa in opera dei cavi sottomarini e terrestri relativi al Tyrrhenian Link con Prysmian e Nexans (in associazione con Roda e Mive), aziende leader nel settore dei sistemi in cavo per l’energia.

L’opera prevede la realizzazione di quattro cavi sottomarini ad alta tensione in corrente continua. La tratta Est, che collegherà Sicilia e Campania, è lunga circa 480 km mentre la tratta Ovest, tra Sicilia e Sardegna, è di 470 km.

«I due contratti – spiega Terna in una nota – hanno un valore massimo di 1,7 miliardi di euro per quanto riguarda Prysmian e di 664 milioni di euro per Nexans. Per Prysmian il progetto prevede l’installazione da uno a tre collegamenti. Nexans, invece, realizzerà un collegamento con simili caratteristiche».

La nuova interconnessione, secondo Terna, « è un progetto all’avanguardia e, oltre ad essere la più lunga infrastruttura elettrica mai realizzata in Italia, raggiungerà il primato mondiale di profondità di posa dei cavi sottomarini, arrivando a circa 2.000 metri sotto il livello del mare».

La posa marina sarà realizzata da Prysmian e Nexans, mentre per la posa terrestre saranno coinvolte imprese italiane dei comparti qualificati di Terna: «Nonostante le catene di fornitura globali che il progetto attiverà, più del 60% del valore andrà a beneficio di aziende e imprese italiane specializzate».

Il Tyrrhenian Link, ovviamente non riguarderà solo la Sardegna: «È un’opera strategica per il sistema elettrico italiano per la quale la società guidata da Stefano Donnarumma investirà nei prossimi anni circa 3,7 miliardi di euro coinvolgendo nella realizzazione dell’opera circa 250 imprese. La nuova infrastruttura consentirà una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili, che sono in costante aumento. Inoltre, il Tyrrhenian Link avrà un ruolo decisivo nel miglioramento dell’affidabilità della rete e dell’intero sistema elettrico contribuendo alla sicurezza e all’adeguatezza del sistema elettrico a fronte dell’atteso decommissioning degli impianti a carbone e degli impianti più obsoleti e a maggior impatto ambientale, consentendo inoltre di ridurre i costi dell’energia e dei servizi per il dispacciamento».

Ad inizio novembre è stato firmato dal Ministero della Transizione Ecologica l’avvio formale del procedimento autorizzativo del ramo Est. L’opera nella sua interezza sarà a regime nel 2028, ma il primo dei due cavi del Ramo Est sarà operativo già a partire dalla fine del 2025. Sui tempi di realizzazione del ramo ovest non vengono forniti particolari.

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