La Nuova Sardegna

SEMESTENE. È uno dei mantra preferiti da queste parti: «Non siamo isolati, la 131 dista appena 4 chilometri». In effetti, una volta abbandonato il paese ci sono solo quattro tornanti e qualche rettilineo a separare Semestene dall’arteria stradale più importante della Sardegna. E due transenne. Perché la strada è chiusa da 8 mesi a poche centinaia di metri dall’obiettivo 131, dove sono in corso i lavori per la costruzione di un cavalcavia. Ma è una chiusura all’italiana perché le transenne sono spostate verso destra e superarle non è difficile. È vietato, lo dicono i cartelli, ma lo fanno tutti. Prima della meta, però, ci sono un centinaio di metri di uno sterrato piuttosto ostico, coperto di fango e costellato di buche, anche profonde. Ma i veri pericoli sono concentrati all’ingresso del cantiere allestito all’altezza del bivio di Bonorva: l’incrocio a raso è incorniciato tra due muri di rete arancione, quella da cantiere, che riducono pericolosamente la visuale di chi prova ad immettersi sulla 131. Se poi piove, o c’è la nebbia (fenomeno frequente da queste parti, soprattutto in questo periodo), superare l’incrocio è un po’ come giocare alle roulette russa. (c.z.)