Mattarella, le vacanze sarde e un saluto profetico: arrivederci nell’isola
Alghero e La Maddalena le mete scelte dal Capo dello Stato. La visita a Sassari per l’inaugurazione dell’anno accademico
SASSARI. «Con un pensiero di omaggio alla città di Alghero e con riconoscenza per la cortese accoglienza». La firma di Sergio Mattarella è la più prestigiosa tra le tante apposte sul registro degli ospiti del Comune di Alghero. Il presidente della Repubblica ha trascorso nella Rivera del Corallo un breve periodo di vacanza nell’agosto dello scorso anno. Ha scelto come buen retiro una villa dell’aeronautica militare nella splendida baia di Porto Corte, in una posizione strategica a un passo dall’aeroporto e dalle falesie di Capo Caccia. Un luogo ideale per ricaricare le pile lontano dagli sguardi indiscreti e dagli impegni del ruolo. Quindici giorni che il Capo dello Stato ha trascorso con la famiglia alternando gite in barca, bagni di sole in una spiaggetta privata e un’immancabile visita alle Grotte di Nettuno.
Unico “strappo” un passaggio nella sede di rappresentanza del Comune di Alghero per un saluto e un ringraziamento al sindaco Mario Conoci e al prefetto Maria Luisa D’Alessandro. Poi due chiacchiere con il presidente del consiglio comunale Raffaele Salvatore, con l’amministratore straordinario della Provincia di Sassari Pietrino Fois e il rettore dell’Università Gavino Mariotti. All’uscita l’applauso della gente e una dichiarazione che riletta oggi ha un sapore quasi profetico. «Alghero è una città molto bella» si è congedato il Presidente. «Siamo orgogliosi che abbia scelto la nostra città – gli ha risposto il sindaco –. Il nostro è un arrivederci a nome dell’istituzione che rappresento, della nostra comunità e dell’intera Sardegna». Quell’arrivederci, che sembrava solo una gentilezza, diventa adesso una possibiltà concreta.
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.41182849:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.41182849:1654682661/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
Del resto Mattarella ha un rapporto speciale con la Sardegna. Nel corso del suo settennato aveva già scelto di trascorrere le vacanze nell’isola e, come avevano già fatto Cossiga, Ciampi e Napolitano, era stato ospite nella palazzina dell’ammiragliato alla Maddalena. Anche la vacanza nell’arcipelago era stata caratterizzata dalla massima riservatezza tipica dell’uomo. Anche in quell’occasione - era l’agosto del 2019 - Mattarella si era concesso lunghe gite in barca, una visita al centro velico di Caprera e al compendio garibaldino e una passeggiata in via Garibaldi, la strada della movida maddalenina. E anche in quella occasione applausi, qualche stretta di mano e il calore, davvero sincero, della gente.
Applausi che erano stati una costante a Cagliari, nel 2018 per i 70 anni dello Statuto regionale, e Sassari il 24 settembre del 2020 in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. Il Capo dello Stato aveva promesso che ci sarebbe stato e, nonostante le restrizioni dovute al Covid, ha tenuto fede all’impegno ricordando il suo predecessore al Quirinale, Francesco Cossiga, con un discorso incentrato sui valori dell’antifascismo, della laicità dello Stato, della difesa del Parlamento e della Costituzione. Un ruolo che Mattarella ha interpretato con grande rigore e e che sarà la chiave anche del prossimo settennato. (a.l.)