La Nuova Sardegna

The Guardian: Oristanese provincia meno conosciuta, ma vale la pena di visitarla

The Guardian: Oristanese provincia meno conosciuta, ma vale la pena di visitarla

Il giornale inglese propone ai suoi lettori un elenco delle zone d'Italia poco note ma di grande bellezza

11 aprile 2022
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SASSARI. Non è il “Paradiso perduto” di John Milton ma c’è comunque qualcosa di anglofono nelle indicazioni di viaggio prodotte negli itinerari dell’Italia nascosta. Si chiama così la rubrica del Guardian, quotidiano britannico, che indica ai sudditi di sua Maestà quali siano le zone meno conosciute del Bel Paese che vale la pena di vedere. I requisiti per accedere alla selezione sono abbastanza laschi, basti pensare che ci rientra anche la città di Urbino, non esattamente un gioiello nascosto, ma si dovrebbe partire da due punti fermi: non devono esistere forme di turismo organizzato e il posto deve essere bello, meglio se bellissimo. E così, il Guardian ha messo a fuoco l’Oristanese come area “nascosta” dell’isola, quella meno conosciuta dai turisti internazionali, per usare un eufemismo. La descrizione, tuttavia, è lusinghiera, anche se non proprio precisissima: “Un capoluogo elegante e storico, paesaggi spettacolari nel parco nazionale (?) del Monte Arci e spiagge incontaminate e insolite della penisola del Sinis».

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Tra le menzioni ce n’è una per la cattedrale e il museo archeologico di Oristano, per Piazza Roma, per la Torre di Mariano ma anche per Piazza Eleonora, che prende il nome dall’omonima giudicessa, definita come una delle prime femministe ed ecoguerriere che emanò sentenze fondamentali sullo stupro, i diritti delle donne e la protezione della fauna selvatica, che resistettero per 400 anni”. L’attenzione poi passa a Cabras, con la laguna, i fenicotteri, la bottarga “tra le migliori del mondo”, la città di Tharros, la spiaggia di San Giovanni di Sinis e quella di Is Aruttas, definita “luccicante tra rocce color ocra con la sua sabbia che è in realtà sono minuscoli ciottoli di quarzo bianco, che ricordano il risotto”. Completamente sfuggiti alla penna di Liz Boulter, la giornalista del Guardian che ha redatto l’articolo, i giganti di Mont’e Prama, che non vengono mai nominati. Peccato. Menzione anche per Santu Lussurgiu, definito come un fascinoso borgo vecchio di 1000 anni e costruito in una caldera di un vulcano inattivo.

Ci sono anche i consigli su dove pernottare, sia sulla costa (Putzu Idu) sia nell’entroterra (Santu Lussurgiu). Insomma, un riconoscimento gratificante per l’Oristanese che tuttavia non riesce a scrollarsi di dosso l’ormai decennale etichetta di area ai confini del mondo, snobbata dal turismo e dai turisti. (c.z.)
 

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