Burgos, prime verità sulla morte della bimba
Si fa strada l’ipotesi della malnutrizione, indagati la madre e i familiari. Oggi l’autopsia e la tac sul corpo della piccola
BURGOS. Affidata in Procura a Nuoro al medico legale Alberto Chighine l’incarico di eseguire l’autopsia sul corpo della neonata di Burgos, trovata senza vita venerdì pomeriggio - apparentemente denutrita - nella casa in cui era stata partorita cinque giorni prima dalla madre 28enne. Solo quando si conosceranno gli esiti della tac e dell’esame autoptico, che saranno eseguiti dopo le 15 al policlinico universitario di Monserrato a Cagliari, si potrà avere qualche risposta in più sulla tragica fine della neonata. Il sostituto procuratore Giorgio Bocciarelli chiederà al consulente della Procura di accertare, oltre alla causa del decesso, anche la presunta data della morte della bambina.
Intanto la madre della piccola, la sorella maggiore e i genitori - tutti iscritti nel registro degli indagati per abbandono di minore - hanno nominato gli avvocati Salvatore Lai del foro di Sassari e Giuseppe Floris del foro di Nuoro. Stamattina i difensori hanno nominato un perito di parte, il professionista Nicola Legnino, che parteciperà agli accertamenti medico legali a Cagliari. I prossimi giorni i quattro indagati potrebbero decidere di sottoporsi all’interrogatorio davanti al magistrato titolare dell’inchiesta
La Procura nel mentre ha disposto il sequestro dei telefoni cellulari della 28enne e dei suoi familiari e affiderà a un perito l’incarico di estrapolare la memoria degli smartphone per esaminarne il contenuto. Per ora l’ipotesi investigativa, anche grazie ai rapporti del personale sanitario consegnati agli inquirenti, rimane la morte per malnutrizione. La neonata - secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Bono - sarebbe stata partorita in casa e non avrebbe ricevuto l’adeguata assistenza. Non è escluso però - e su questo sono in corso accertamenti da parte degli inquirenti - che la donna e i suoi familiari abbiamo ricevuto l’aiuto esterno da parte di qualcuno. Una figura esperta, magari un’infermiera, che potrebbe essere intervenuta nella fase finale del parto in casa e che poi si sarebbe allontanata. Il cordone ombelicale - è stato accertato dall’équipe del 118 - era stato tagliato infatti correttamente e non c’erano almeno a prima vista segni di violenza.
Era stata la stessa giovane a chiedere l'intervento dell'ambulanza venerdì dopo pranzo quando però purtroppo non c'era più niente da fare. I soccorritori del 118 avevano trovato il corpo della neonata su un letto, avvolto in un lenzuolo. Tutto intorno i segni ancora visibili di un parto fatto in casa, in un ambiente non proprio ideale. Poco dopo nell’abitazione erano arrivati anche i carabinieri e a loro era spettato anche il compito di avvisare il padre della bambina, il fidanzato della 28enne raggiunto telefonicamente a Budoni. Anche lui i prossimi giorni dovrà essere interrogato, anche se non figura tra gli indagati. Nel fascicolo dell’inchiesta sono finite solo le persone che si trovavano all’interno dell’abitazione del centro di Burgos quando si è verificata la tragedia.
L’esito degli accertamenti disposti dalla Procura oggi stesso potrebbe aggravare la loro posizione. Se venisse accertato infatti che la neonata sia stata lasciata morire di fame, come ipotizzato da chi ha visto il corpicino senza vita venerdì pomeriggio, l’accusa potrebbe diventare per tutti - o anche per uno solo degli indagati - di infanticidio. L’ipotesi su cui si concentrato le indagini è che la donna e i suoi familiari volessero tenere segreta a tutti la notizia della nascita della bambina e questo avrebbe portato alla scelta di far nascere la piccola all’interno dell’abitazione, senza alcuna assistenza medica.
Qualcosa però potrebbe esser andato storto durante il parto o i problemi potrebbero essere subentrati nei momenti immediatamente successivi. L’unica certezza al momento è che per troppo tempo nessuno ha avuto il coraggio di avvisare medici e forze dell’ordine che dentro una casa del centro di Burgos c’era il corpo senza vita di una neonata.
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