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Costa Smeralda “non stop”: si allungano le vacanze nel paradiso più esclusivo

L'hotel Cala di Volpe
L'hotel Cala di Volpe

Stagione più lunga e tanti primati: anno da incorniciare

06 ottobre 2022
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i Marco Bittau

Porto Cervo La stagione più lunga nella storia della Costa Smeralda che, per la prima volta, quest’anno allunga il periodo di apertura a otto mesi, cioè da metà marzo fino a fine ottobre. Due mesi in più rispetto al passato, sfidando gli effetti della pandemia, l’inflazione e i costi energetici che stanno strangolando le aziende Un esempio virtuoso, che parte dal rinnovato desiderio di viaggiare, dopo due anni di restrizioni.

Il Cala di Volpe chiuderà a fine ottobre, con la stagione più lunga della sua storia. Il Pitrizza e il Romazzino chiuderanno nelle prime settimane di ottobre, anche in questo caso con un periodo di apertura maggiore rispetto al passato, mentre l’Hotel Cervo rimarrà aperto sino all’avvio dei lavori di ristrutturazione, a inverno inoltrato. «Abbiamo registrato un aumento della domanda: l'assenza dei mercati ex Unione sovietica è compensata da Usa, Sud America, Medio Oriente e un consistente ritorno della domanda domestica ed europea, trend che si estende anche su settembre e ottobre e che sancisce un allungamento della stagione, iniziata a marzo – sottolinea Mario Ferraro, Ceo di Smeralda Holding –. Una richiesta tanto forte da farci pensare che il 2022 sarà il miglior anno di sempre, superando i numeri record del 2019. Si sono evidenziati due trend quest’estate: il primo è la conseguenza del post-Covid, con il desiderio forte di viaggiare. I viaggiatori statunitensi, per esempio, sono raddoppiati rispetto al 2019».

Il secondo trend, dopo due anni di pandemia, è legato alla ricerca di destinazioni poco affollate. «Come è, appunto, la Costa Smeralda, che vanta un turismo a bassa densità, che non punta sui volumi, tanto che i posti letto ancora oggi sono mille, come erano nel 1965 – spiega Ferraro –. L’elemento ancora più importante è che i turisti non hanno più piacere a viaggiare nei picchi di stagione e quindi i flussi si spalmano su un periodo più lungo rispetto al passato. Si ama viaggiare ad aprile, maggio, giugno ma anche a settembre e ottobre». Il modello si è evoluto, puntando su servizi e infrastrutture di altissimo livello. «Il territorio ha investito in infrastrutture, arricchendo l’offerta turistica: c’è la ristorazione con nuovi format, la ristrutturazione del parco alberghiero, con proposte più competitive e maggiore appeal anche per i millennial, con locali notturni e format f&b alla moda», conclude Ferraro –. Inoltre, è stata creata un’offerta wellness con spa negli alberghi e percorsi benessere attraverso la macchia mediterranea».

Per quanto riguarda Smeralda Holding, che comprende le società Sardegna Resorts, Marina di Porto Cervo, Land Holding (che detiene 2.300 ettari di terreni in Costa Smeralda), Cantiere di Porto Cervo e SafeBay, la stima di fatturato per il 2022 è di 120 milioni di euro, quindi oltre i risultati del 2019, l’anno precedente la pandemia, in cui il fatturato era stato di 106 milioni. Anche l’ebitda supera il periodo pre-Covid, con una previsione quest’anno di 41 milioni di euro, contro i 35 milioni del 2019.

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