La Nuova Sardegna

Stop alla violenza: la protesta silenziosa degli arbitri di calcio

Stop alla violenza: la protesta silenziosa degli arbitri di calcio

#rossoachitocca sulle magliette indossate nelle partite del week end

30 ottobre 2022
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Sassari Una protesta silenziosa, discreta com’è nello stile della categoria: in una quarantina di partite in programma tra ieri e oggi gli arbitri del nord Sardegna sono scesi in campo indossando una maglietta sulla quale erano stati stampati degli slogano contro la violenza troppo spesso esercitata nei loro confronti. «Stop a violenza, umiliazioni offese e minacce nei confronti degli arbitri, specialmente di quelli più giovani», ha scritto sui propri profili social Emanuele Fresi, presidente della sezione arbitri di Sassari che nello scorso turno, durante una partita del campionato Allievi era stato aggredito da uno spettatore. Fresi lo aveva fotografato mentre insultava il giovane arbitro dell’incontro e questo aveva scatenato la reazione dello spettatore che era stato spalleggiato da un gruppo di altre persone.

Fresi ha promosso l’iniziativa realizzata tra ieri e oggi in diversi campi della provincia. Sulle magliette indossate dagli arbitri si leggevano scritte come: “#rossoachitocca” e “stop alla violenza fisica e verbale sugli arbitri”.

Un’iniziativa che ha avuto il sostegno dei giocatori e delle società e che potrebbe segnare un primo passo verso un rapporto più civile e rispettoso verso una parte importante del mondo del calcio, quella degli arbitri.

Tutto è scaturito dall’ennesimo episodio di violenza. Durante la partita del campionato Allievi tra l’Academy Latte Dolce e la squadra di Alghero il dirigente arbitrale Emanuele Fresi aveva fotografato una persona che insultava l’arbitro, un ragazzo di 18 anni, dalla tribuna.

Lo spettatore minaccioso aveva intimato a Fresi di consegnargli il cellulare. Fresi si era allontanato ma era stato circondato e minacciato da un gruppo di persone.

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