La Nuova Sardegna

Convegno

«Agricoltura e tecnologia, impariamo da Israele»

«Agricoltura e tecnologia, impariamo da Israele»

L'emergenza cavallette tra i temi affrontati: «Prima si contavano i danni, ora con i droni proteggiamo i campi»

06 dicembre 2022
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Cagliari Automazione, controllo remoto, uso dei droni, sensori, energia e investimenti nel mondo delle campagne. Una platea variegata, tra addetti del comparto agricolo, ricercatori, agronomi, rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, ha seguito l’incontro “agriVerso Agricoltura 5.0, Israele incontra la Sardegna”, organizzato a Cagliari dall’associazione “Chenàbura sardos pro Israele”, in collaborazione con Confagricoltura Sardegna.

Un incontro volto a favorire lo scambio di conoscenze e strumenti di ultima generazione con realtà agricole all’avanguardia nel mondo, e con la società Momentum srl, un incubatore tecnologico e finanziario per le imprese.

Tanti i temi toccati: robotica, automazione, agricoltura di precisione, sensoristica, utilizzo attento dei droni, e poi l’agrivoltaico, le tecniche di micro-irrigazione e l’impiego delle ultime frontiere dell’intelligenza artificiale in agricoltura: dalle lavorazioni dei vigneti alle attività olivicole e orticole. Una serie di interventi fortemente condizionato dalla crisi climatica in corso, che colpisce con maggior vigore quelle zone geografiche di faglia, di confine, dove i mutamenti sono notevolmente più evidenti, e spesso più devastanti, come registrato in questi ultimi decenni nell’intera area del Mediterraneo.

Protagonisti d’eccezione, anche attraverso collegamenti in remoto da Israele con dimostrazioni delle attività robotiche e dei droni, sono stati la Robotic perception system, azienda israeliana leader nella produzione di veicoli elettrici terrestri automatizzati a scopo agricolo, l’Alta Innovation Ltd, produttrice di droni aerei per il monitoraggio e la distribuzione di agrofarmaci per l’agricoltura, la Shikun e la Doral Energy of Innovation, entrambe leader mondiali nel settore agri-voltaico, e la Naan Dan Jain, produttrice di sistemi di automazione e riduzione dei consumi per mezzo dell’irrigazione di precisione.

E se all’interno del grande quadro dei cambiamenti climatici è fondamentale rivoluzionare la gestione di risorse esauribili, come suoli lavorabili e acqua, e riconvertire l’uso dei combustibili fossili verso fonti rinnovabili, è altrettanto importante tenere il passo con le mutazioni degli habitat che ospitano parassiti, virus animali e insetti capaci di invadere nuovi territori e causare ingenti danni alle produzioni.

Il caso dell’emergenza cavallette, che ci trasciniamo da ormai quattro anni nel centro Sardegna, è uno di questi. «Gli israeliani – ha spiegato Yoav Motro, responsabile per il ministero dell’Agricoltura della lotta alle locuste nel Paese mediorientale – non si possono permettere il lusso dell’inefficienza. Abbiamo combattuto con successo l’invasione di cavallette in Giordania, Israele, Etiopia. Quando prima si poteva pensare semplicemente di compensare l’agricoltore per i danni subiti, adesso – ha concluso Yoav Motro – bisogna proprio proteggere le produzioni e i droni sono uno strumento che ci permette di farlo».

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