La Nuova Sardegna

Immigrati

Lai sui 50 posti in più al Cpr di Macomer: "Buona notizia? Non saprei"

Lai sui 50 posti in più al Cpr di Macomer: "Buona notizia? Non saprei"

Nella legge di bilancio previsti 7 milioni per l'ampliamento della struttura. Il deputato del Pd: "Le associazioni parlano di Lager pre rimpatrio"

29 gennaio 2023
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Sassari La parola Sardegna nella legge di bilancio non c’era, ha fatto capolino all’interno del documento solo con gli emendamenti sull’insularità e sulla continuità territoriale presentati dalle minoranze. Ma spulciando meglio le carte, ecco invece la sorpresa: «La parola Sardegna – fa notare il componente della commissione bilancio alla Camera Silvio Lai (Pd) – in verità è presente in una piega nascosta. E non so bene se, in questa circostanza, si tratti o meno di una buona o cattiva notizia».

Infatti nella proposta di legge di bilancio del governo Meloni, all’articolo 120, si parla di un finanziamento intorno ai 30 milioni complessivi per l’aumento dei posti letto nei Cpr, i centri di permanenza per il rimpatrio degli immigrati. Tali risorse sono destinate ai centri di Macomer e Caltanissetta, ma anche per costruirne degli altri in sede da definire.

«Il primo dubbio che sorge – commenta Silvio Lai – è questo: ma i Cpr non erano ormai superati? Si tratta di strutture che finora hanno alimentato moltissime polemiche riguardo alle gestioni e al trattamento nei riguardi degli ospiti. Le associazioni che si occupano di immigrazione e accoglienza le definiscono da sempre come dei piccoli lager, una sorta di anticamera per il rimpatrio non esattamente confortevole». Per quanto riguarda Macomer, nella relazione tecnica dell’articolo 120 si legge che «il Centro dispone di un edificio non ancora completamente ristrutturato che all’esito dei lavori di ristrutturazione assicurerebbe ulteriori 50 posti da destinare al trattenimento. Per la realizzazione dei lavori si stima un costo medio per ciascun nuovo posto in un Cpr pari a 129.216 euro determinato sulla base della trascorsa esperienza, per un totale di 6.460.800 se i posti letto sono 50».

Per il Cpr di Caltanissetta è previsto un finanziamento da 16.600 euro per ulteriori 56 posti, secondo un quadro economico la cui valutazione è stata fatta da Invitalia, mentre ulteriori 12.921.600 euro sono messi a disposizione per la costruzione di altri 100 posti letto in una sede che il Governo definirà in seguito.

«I Centri di permanenza per il rimpatrio, sono emersi alle cronache negli anni scorsi per le modalità di accoglienza discutibili degli immigrati richiedenti asilo, accolti in condizioni inadeguate e inumane tanto che sono state diverse le richieste sopratutto nel mondo del Terzo settore e degli enti locali per superare questo modello di accoglienza. Per questo - conclude Lai - «non so se si tratta di una buona notizia per la Sardegna, ma di sicuro non lo è sul tema dell’accoglienza degli immigrati richiedenti asilo per i quali la politica della destra al Governo è chiara, aumentare i posti letto di queste strutture sulle quali è forte e diffusa la critica e la preoccupazione».

Il Cpr di Macomer, operativo dal 20 gennaio 2020, è l’unico in Sardegna. A partire dal 2022 è gestito dalla cooperativa Ekene, che ha operato nella accoglienza nel Ceneto.

In questi mesi sul Cpr di Macomer si sono focalizzate le critiche di diverse associazioni: tra le note dolenti segnalate c’è il totale isolamento della struttura, l’impossibilità da parte degli ospiti di mantenere le comunicazioni con i familiari, e anche un’assistenza sanitaria non troppo efficiente. Ma finora i controlli effettuati non hanno rilevato questo tipo di criticità. Pochi giorni fa c’è stato anche un sopralluogo del prefetto di Nuoro.

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