La Nuova Sardegna

La svista

Film da doppiare in sardo, pasticcio in Consiglio regionale


	L’aula del Consiglio regionale (foto archivio/Rosas)
L’aula del Consiglio regionale (foto archivio/Rosas)

Una dicitura sbagliata dietro lo stanziamento da 400mila euro

04 febbraio 2023
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Sassari Galeotto fu il copia e incolla. O qualcosa di simile. Significa che probabilmente nessuno vedrà mai i capolavori del cinema mondiale doppiati in sardo, non ci sarà mai un Rhett Butler che saluta Rossella O’Hara con una battuta in logudorese. Ci sarebbe quindi una clamorosa svista dietro al capitolo di spesa inserito in Finanziaria e destinato al finanziamento del doppiaggio in limba dei film per cui la Regione ha approvato un impegno economico da 400mila euro. Una cifra enorme che, a tre giorni dalla prima pubblicazione sui quotidiani, è stata smentita dalla direzione della Sardegna Film Commission, che ovviamente non ne sapeva nulla. Ma ieri, quando la notizia ha varcato il Tirreno e si è diffusa in tutta Italia, i conti hanno iniziato a non tornare: «Presumo, non avendo letto il testo del documento, che non è stato ancora pubblicato – spiega la direttrice della Sardegna Film Commission, Nevina Satta –, che quella cifra corrisponda in realtà alle spese necessarie per il funzionamento ordinario della Fondazione e al sostegno delle sue attività come la promozione, la realizzazione dei laboratori, le attività nelle scuole e tutto quello che riguarda il nostro funzionamento. Come si può tranquillamente vedere nel nostro sito internet, nello spazio destinato alla trasparenza amministrativa».

L’esperienza del 2018 e del 2019, quando la Rai aveva trasmesso due cartoni animati doppiati in lingua sarda, “La Pimpa” e “I Miniccuioli”, non verrà ripetuta. Perlomeno non dalla Sardegna Film Commissione: «Anche perché noi non riutilizziamo materiale esistente ma piuttosto creiamo i nostri prodotti che poi si utilizzano come materiale di promozione», conclude la direttrice della fondazione. Resta in piedi un aspetto non secondario. Formalmente, il documento approvato dal Consiglio regionale, riporta una voce di spesa sballata, probabilmente estrapolata da un vecchio documento, che ora dovrà essere modificata. (c.z.)

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