Deriu (Pd): «Emergenza cavallette, la Regione dia via libera alle Province»
Dopo lo stanziamento di quasi 4 milioni, l'esponente Dem entra deciso sul dibattito
Cagliari «Di cavallette si occupino in maniera diretta le province, non la Regione». Mentre il piano di contrasto all’emergenza locuste entra nel vivo, con l’approvazione da parte della giunta di uno stanziamento di quasi 4 milioni di euro, il consigliere regionale del Pd Roberto Deriu interviene in maniera decisa sull’argomento.
«È necessario agire subito per evitare un’altra invasione di cavallette in Sardegna – afferma Deriu –, questa deve essere una priorità per le istituzioni. Ma chi se ne deve occupare sono le Province, non la Regione. L’accentramento regionale è una piaga ancora più pericolosa delle cavallette. Del territorio si devono occupare le Province, che conoscono molto meglio i luoghi e hanno costi decisamente inferiori rispetto agli interventi regionali che si vogliono mettere in atto per evitare il ripetersi del fenomeno dell’invasione dell’insetto che ha provocato ingenti danni nell’isola».
Deriu alza poi ulteriormente il tiro. «A questo degrado – aggiunge – siamo giunti grazie all’indifferenza degli incompetenti che maneggiano le istituzioni come se fossero giocattoli. Poi a pagarne il conto, come sempre e per anni, è la società intera. Ribadisco la mia posizione: prevenire una nuova invasione di cavallette è doveroso, ma se ne occupino le Province, che sul territorio hanno una presenza e un’efficacia di intervento più incisiva e meno dispendiosa della macchina regionale».
La Giunta regionale, come detto, nei giorni scorsi ha approvato la delibera proposta dall’assessora all’Agricoltura, Valeria Satta, contenente le direttive per Laore, l’agenzia regionale incaricata di coordinare gli interventi, per i quali sono stati stanziati quasi 4 milioni di euro.
I Comuni interessati dalle infestazioni sono al momento 26: si tratta dei territori di Bolotana, Bortigali, Lei, Noragugume, Olzai, Orani, Orotelli, Ottana, Silanus e Teti in Provincia di Nuoro; Anela, Benetutti, e Illorai in Provincia di Sassari; Sedilo e Sorradile in Provincia di Oristano. L’Università di Sassari ha poi individuato altri dieci Comuni (Austis, Bono, Bottida, Bultei, Burgos, Dualchi, Esporlatu, Nughedu Santa Vittoria, Oniferi, Sarule), a cui si è aggiunto Bidonì, in cui sono state individuate potenziali aree ad alto rischio di infestazione.