Bitas Alghero sarà la vetrina del turismo all’aria aperta
Un evento con 200 operatori sardi e 100 tour operator internazionali. Si parlerà di iniziative finalizzate alla destagionalizzazione
Cagliari Sulla via della destagionalizzazione, ecco una vetrina internazionale per il turismo in Sardegna nei mesi alternativi a quelli dell’alta stagione, dove mare e spiagge la fanno da padroni assoluti.
Si chiama Bitas, acronimo di Borsa internazionale del turismo attivo in Sardegna, ed è l’evento che trasformerà dal 23 al 26 marzo prossimi Alghero nella capitale turistica dell’isola: qui si sono dati appuntamento oltre 200 operatori sardi del settore e un centinaio di tour operator internazionali provenienti dalla penisola e da numerosi Paesi europei ed extraeuropei.
In passato, fino al 2015, ci sono state precedenti edizioni (Cagliari, Pula, Bosa, Nuoro, Dorgali-Cala Gonone), poi interrotte per cause tecniche e per la pandemia. La nuova straordinaria occasione per il turismo isolano, presentata ieri mattina dall’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, supportato dalla funzionaria Letizia Locci, responsabile del settore promozione dell’assessorato, sarà ospitata nella location dell’itinerante “Villaggio Bitas” e comprende più sedi nel cuore della città catalana (Lo Quarter, il largo San Giovanni, il vecchio mercato).
Nella presentazione della vetrina turistica, l’assessore ha tenuto a ribadire più volte che l’evento è rivolto al “turismo attivo”, quello fatto principalmente in movimento all’aria aperta, così da valorizzare l’interno della Sardegna che in fatto di offerte turistiche (culturali, ambientali, enogastronomiche) è ricca quanto quella costiera. E che pertanto – sostiene Chessa - va valorizzata con l’estensione della stagione delle grandi presenze ai mesi intermedi, da ottobre ad aprile.
«Il turismo attivo – ha spiegato l’assessore – è la nuova filosofia del turismo sostenibile considerato sotto l’aspetto economico, ambientale e sociale. Un’offerta della “destinazione Sardegna” che promuove la conoscenza del territorio a stretto contatto con le comunità locali. Perciò un’opportunità per far conoscere l’interno dell’Isola, favorendo appunto l’allungamento della stagione turistica balneare e la destagionalizzazione dei flussi».
La imminente stagione turistica sembra presentarsi come quella da record. Le prenotazioni nelle strutture ricettive vanno, come non mai, a gonfie vele e il numero di oltre 7 milioni di arrivi fatto registrare nel 2022 sembra destinato ad essere infranto.
«Dobbiamo farci trovare pronti a offrire molto di più – ha aggiunto Gianni Chessa -, è un evento strategico che prevede un coinvolgimento massimo. Nelle precedenti Bitas venivano promossi solo alcuni settori. Stavolta l’offerta sarà molto più ampia perché la Sardegna è in grado di dare di più rispetto al passato, grazie anche agli operatori privati. Nell’isola si sta cambiando mentalità, gli imprenditori e anche le amministrazioni locali stanno ampliando il loro orizzonte e si punta decisamente a una Sardegna aperta tutto l’anno».