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Anpal, la ex presidente ricorre al Tar: «Nulla la decisione di revocare il Cda»


	La ministra Marina Calderone
La ministra Marina Calderone

Scontro aperto tra Cristina Tajani e il governo, secondo la manager il decreto è stato emesso in mancanza di potere. Al suo posto è stato nominato presidente il sassarese Massimo Temussi

09 marzo 2023
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Roma. E' scontro aperto tra l'ex presidente di Anpal Servizi Cristina Tajani ed il governo contro la decisione del ministro del Lavoro Marina Calderone, adottata d'intesa con il Mef, di revocare il Cda della società controllata da Anpal a due anni dalla sua scadenza. Alla presidenza di Anpal, come è noto, è stato nominato un altro manager, il sassarese Massimo Temussi, da qualche tempo consulente della ministra Calderone. 

Tajani ha denunciato «la nullità giuridica del decreto in quanto emesso in mancanza di potere, non essendo tra le attribuzioni dei ministri in carica quella di revocare e/o nominare i membri del Cda di Anpal servizi spa». La stessa Tajani ha anche annunciato che pende di fronte al Tar di Roma un ricorso, a sua firma, con il quale contesta proprio «la nullità per carenza di potere e/o illegittimità del decreto interministeriale» che nel febbraio scorso ha revocato l'incarico ai componenti del Cda. Un ricorso per il quale il Tar del Lazio ha fissato la discussione per il 5 aprile prossimo.

Ma nel mirino delle contestazioni che Tajani rivolge al dicastero di via Veneto è anche una generale assenza di indicazioni. Il decreto di revoca, infatti, avrebbe detto come si apprende ancora,«è il primo ed unico atto dell'ente vigilante al Cda» considerato che le sollecitazioni «a formulare specifici indirizzi, come previsto dallo statuto societario, non hanno mai ricevuto un riscontro».

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