Zona economica speciale, occasione sprecata: nessuna possibilità di attingere ai 640 milioni dell’Ue
«Quando è nata nell’isola il Pnrr era già a Bruxelles»
Sassari Per la Sardegna è una grande occasione persa. La Zona Economica Speciale è rimasta fuori dai giochi del Pnrr, rinunciando di fatto alla spartizione dei 640 milioni di euro utili allo sviluppo.
«La Zes nell’isola nasce ad agosto – spiega il commissario Aldo Cadau – e quando io mi sono insediato, il Pnrr era già stato inviato a Bruxelles». Gridano ancora vendetta i sei mesi di tempo sprecati solo per la nomina del commissario, una parentesi che avrebbe permesso di incanalare una serie di progetti attraverso la corsia preferenziale delle Zone speciali, con degli iter più snelli e dunque più rapidi.
«Questa situazione ci penalizza molto – spiega Cadau – nonostante le Zes non siano state concepite esattamente per gestire progetti, ma bensì per attrarre finanziamenti, si sono rivelate come una stazione appaltante particolarmente efficiente. Questo perché i commissari possono godere di numerose semplificazioni burocratiche, e ad esempio possono bandire le gare più velocemente rispetto ad altri enti».
Però al momento alla Zes restano solo le briciole: «L’unica opera che abbiamo tra le mani è una strada all’interno del porto Cagliari: una zona che ricade all’interno della nostra giurisdizione, ma un cantiere del valore di appena 10 milioni di euro. Per quanto riguarda i grandi interventi, probabilmente se ne riparlerà al prossimo giro».
Infatti c’è un ventaglio di opportunità che resta ancora aperto: «Possiamo contare sui fondi europei 2002-2027, sul fondo sociale. C’è il contratto di Sviluppo Zes da 250 milioni di euro che ancora non è stato distribuito. E poi, non bisogna dimenticarci di tutta quella serie di progetti per i quali sono stati stanziati i fondi, ma che alla fine non si concretizzeranno. Quelle risorse si spera che vengano ridistribuite, e quella volta la Zes Sardegna si farà trovare pronta. Infatti è operativa, e ha un commissario: quindi può tranquillamente beneficiare di eventuali finanziamenti».
Oltre alla torta del Pnrr, ci sono altre risorse importanti che possono entrare nell’alveo della Zona economica speciale: ad esempio il Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale, finalizzato a rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione, e a migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Su questo versante si aprono praterie, nelle quali la Zes potrebbe calamitare notevoli risorse.