Sanità

Regione, cambio in corsa: 10 milioni extra per i dipendenti Asl

Regione, cambio in corsa: 10 milioni extra per i dipendenti Asl

Inizialmente erano destinati alle strutture private

13 maggio 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Cagliari La Regione ci ha ripensato: i 10 milioni avanzati dai contributi ricevuti dal Governo per far fronte alla pandemia non andranno più alla sanità privata. Saranno sempre spesi per abbattere le liste d’attesa, ma finiranno nelle casse delle Asl. In parte, 8 milioni, saranno destinati ai dipendenti, come incentivi per aumentare la produttività, e con il resto quest’estate dovranno essere aperte le guardie mediche turistiche. Del cambio contabile in corsa si sapeva sin dall’ultima Finanziaria, ma adesso è arrivata la conferma ufficiale dalla Corte costituzionale.

L’ordinanza I giudici, infatti, non si sono pronunciati sul ricorso presentato dal Governo, a suo tempo, che aveva impugnato la prima legge sul finanziamento straordinario di 10 milioni. Perché, nel frattempo, dopo essere stata chiamata in causa da Palazzo Chigi, che l’aveva accusata di aver sforato il tetto della spesa sanitaria, la Regione era già corsa ai ripari. Come sottolineato nell’ordinanza della Consulta, «gli stessi 10 milioni, che sarebbero dovuti essere spesi per l’acquisto di prestazioni extra dalla sanità privata convenzionata, con l’obiettivo di abbattere le liste d’attesa post Covid, sono stati poi trasferiti in un altro capitolo di bilancio». È proprio quello, come previsto dalla Finanziaria 2023, ora destinato ad aumentare la produttività nelle Aziende sanitarie pubbliche, con gli incentivi ai dipendenti, sempre per ridurre le liste d’attesa. Con 2 milioni, invece, le Asl dovranno garantire l’apertura delle guardie mediche turistiche.

Semplificazione Sempre venerdì l’assessore alla sanità, Carlo Doria, ha commentato con soddisfazione l’ultimo decreto legge approvato dal governo Meloni. In concreto è stata confermata la ricetta elettronica, mettendo così fine alla fase di sperimentazione, mentre, allo stesso tempo, quella dematerializzata per le terapie destinata ai pazienti cronici non sarà più a tempo, ma varrà un anno. «Erano provvedimenti attesi, che le Regioni auspicavano da tempo – sottolinea l’assessore – perché ci sarà un alleggerimento delle incombenze amministrative a vantaggio dei cittadini, ma anche dei medici». Sempre con il decreto Semplificazioni, sono state stabilite anche nuove regole per far fronte all’eventuale carenza di medicinali: d’ora in poi saranno molto più veloci le comunicazioni in caso di interruzione temporanea o definitiva della produzione di un farmaco. «Aspetto – conclude Doria – che consentirà ai medici di valutare subito quali medicinali prescrivere per garantire comunque e terapie in corso».



In Primo Piano

Video

Intervista con Skin: «In Sardegna ho amici e si mangia bene. Che errore la Brexit»

Le nostre iniziative