Brevi, intensi e distruttivi: i temporali fanno paura
Anche i fenomeni normali possono causare danni enormi
Sassari Brevi, intensi, devastanti. Quando arrivano, si lasciano alle spalle una scia di distruzione e lacrime. Eppure, spesso non sono eventi particolarmente devastanti se isolati dal contesto in cui si abbattono. Ad esempio, il temporale che ha sommerso Bonnanaro martedì scorso è stato un evento significativo ma non eccezionale: 30 millimetri di precipitazioni sono poca roba se confrontati con i 300 che sono caduti nella zona di Dorgali e Baunei appena una decina di giorni fa.
Le discriminanti, in questo caso, sono due: tempo e conformazione del territorio. Su Ogliastra e Barbagia è piovuto per 36 ore quasi di fila con un’intensità quasi costante, sul Meilogu le piogge sono durate meno di due ore, ma con un’intensità molto superiore. Comunque, niente di clamoroso: «Ma aggiungendo la particolare conformazione del territorio e la situazione del terreno, forse già saturo dalle piogge dei giorni precedenti, si sono verificati gli allagamenti», spiega Giacomo Davide Pagliaro, il meteorologo dell’Arpa Sardegna che ha seguito gli eventi temporaleschi degli ultimi giorni.
Eventi imprevedibili Valutare in anticipo la portata degli eventi di questo tipo è piuttosto complicato, se non impossibile. Le cause, al contrario, sono evidenti: «In questi giorni la Sardegna è stata investita da una massa di aria umida e instabile – continua Pagliaro – che ha provocato una situazione particolare determinata dagli sbalzi di temperatura tra la mattina e il pomeriggio. Con le mattine soleggiate, come accade in questi giorni, la temperatura sale e rende più probabile che, con l’aria umida, nascano fenomeni temporaleschi, anche molto intensi per quanto brevi o addirittura brevissimi. In meteorologia si parla di “rain-rate”, in italiano “tasso di precipitazione” (la quantità di pioggia che potrebbe cadere in un determinato arco temporale se la precipitazione rimanesse d'intensità costante,