La Nuova Sardegna

Stroke unit

Sassari, donna di 103 anni salvata dall’ictus: decisiva la rapidità dell’intervento

di Davide Pinna
Sassari, donna di 103 anni salvata dall’ictus: decisiva la rapidità dell’intervento

Il trattamento gestito dalla Stroke Unit del Santissima Annunziata

07 luglio 2023
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Sassari. Prima, sono cominciate le difficoltà nell’articolazione delle parole, poi, un’improvvisa mancanza di energie e, infine, la paralisi della parte destra del corpo, accompagnata da una smorfia provocata dallo storcersi della bocca. È capitato venerdì 30 giugno a una donna di 103 anni residente nel Sassarese, colpita da un ictus cerebrale. Chi era con lei ha riconosciuto subito i sintomi e ha allertato immediatamente i soccorsi, mettendo in moto una complessa macchina di intervento che è riuscita a salvare la vita della donna. «Manteniamo la prognosi riservata ancora per qualche giorno - spiega la dottoressa Alessandra Sanna, responsabile della Stroke Unit sassarese -, ma siamo fiduciosi che un adeguato percorso di logoterapia e fisioterapia garantirà un buon recupero neurologico».

I soccorsi I primi a intervenire sono stati gli operatori del 118, che hanno trasferito la signora al Pronto Soccorso del Santissima Annunziata. Qui è immediatamente intervenuto il reparto di Radiologia, dove si sono svolti gli esami che hanno consentito di accertare la presenza di un trombo in una delle principali arterie cerebrali. Subito è cominciato il trattamento, con il supporto di Anestesia. Prima, con una trombolisi endovenosa, che mira a sciogliere il trombo attraverso la somministrazione di farmaci, effettuata nel reparto Stroke Unit dalla dottoressa Bastianina Zanda e dal personale infermieristico specializzato. Poi, con una trombectomia meccanica, che prevede l’eliminazione del coagulo attraverso una sonda, sotto la guida di Aldo Pischedda del Servizio Angiografia. Infine è cominciato il ripristino della circolazione sanguigna nel tessuto colpito. «Questo trattamento - spiega Alessandra Sanna - ha consentito alla paziente di riprendere progressivamente l’uso degli arti e della parola».

Un intervento eccezionale «Si tratta del primo caso in Sardegna su una paziente così anziana e, probabilmente, di uno dei pochissimi casi al mondo che riguardano una paziente ultracentenaria» spiegano dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari. «Si è messa in moto una macchina complessa, che ha permesso di sottoporre la donna ai trattamenti necessari nell’arco dei tempi previsti, ossia quattro ore e mezzo per la trombolisi e 6 ore per la trombectomia» conferma la dottoressa Sanna. La Stroke Unit dell’AOU di Sassari è una delle due di secondo livello, il più alto, attiva in Sardegna: opera ventiquattr’ore su ventiquattro per sette giorni alla settimana e effettua, ogni anno, circa 120 trattamenti di rivascolarizzazione cerebrale.

Time is brain «Il tempo è cervello». Lo slogan serve a ricordare che un rapido riconoscimento dei sintomi dell’ictus cerebrale può aiutare a salvare la vita e la salute delle vittime, recuperando la funzionalità del maggior numero di cellule cerebrali. L’ictus è la seconda causa di morte al mondo e la prima causa di disabilità. In Italia, ogni anno, ci sono 90 mila ricoveri, soprattutto persone fra i 65 e gli 84 anni. I fattori di rischio sono numerosi: «Si va dai disturbi del ritmo cardiaco all’aterosclerosi, ma comprendono anche l’età, il fiumo, il diabete, il sovrappeso e la sedentarietà. Ecco perché la prevenzione parte da stili di vita corretti che devono essere adottati sin da giovani ed essere seguiti nel corso di tutta la nostra vita» spiega Alessandra Sanna.
 

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