La Nuova Sardegna

Il viaggio

L’isola a bordo di Navigantes

di Dario Budroni
L’isola   a bordo di Navigantes

Al via il gemellaggio culturale con la Catalogna ideato dalla Fondazione Maria Carta. Oggi la partenza da Porto Torres, domani la maxi sfilata sulle Ramblas di Barcellona

08 ottobre 2023
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Sassari L’isola si accomoda a bordo e molla finalmente gli ormeggi. Da Porto Torres a Barcellona per raccontare le sue tradizioni tra gli eleganti palazzi e le colorate bancarelle delle spettacolari Ramblas. La nave dell’identità avanzerà oggi in mezzo al mare a suon di canti a tenore e a colpi di antichi passi di danza. È un pezzo di Sardegna che si trasferisce nel cuore della Catalogna per sfilare con i suoi gruppi folk lungo uno dei viali più famosi del mondo. Sul ponte di comando la Fondazione Maria Carta, che ha chiamato a raccolta 500 persone e 70 Comuni e ha così dato vita al progetto Navigantes. Un maxi gemellaggio culturale con Barcellona organizzato con il sostegno della Regione e la partecipazione del Comune di Alghero e della Delegazione del governo (Generalitat) della Catalogna in Italia. Questa mattina la partenza a bordo di una nave Grimaldi. Stasera l’arrivo e domani il giorno clou, quando l’intera giornata sarà scandita dagli incontri istituzionali, dall’abbraccio con i sardi emigrati e soprattutto dalla lunga e colorata parata dei gruppi folk isolani lungo le Ramblas. A supportare l’evento anche Adifolk, l’associazione per la diffusione della cultura popolare catalana nel mondo.

Perché il mare La nave partirà da Porto Torres alle 9.45. Un viaggio che, con tutta probabilità, si trasformerà in una rumorosa e colorata anteprima di ciò che accadrà domani per le vie di Barcellona. «Viaggiamo via mare con la nostra identità – ricorda Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta –. Il mare, del resto, era la strada che portava i nostri nonni e bisnonni fuori dalla Sardegna in cerca di lavoro e fortuna. Oggi viaggiamo con la forza della nostra identità rappresentata dai nostri colori, dai nostri suoni e dai nostri canti più autentici». Sulla stessa linea il presidente della Regione Christian Solinas. «È una grande operazione di scambio culturale, di amicizia e fraternità tra il popolo sardo e quello catalano – dice il governatore –. Il mare, che per millenni ha rappresentato un ostacolo nei confronti del resto del mondo, diventa una pista, anzi un’autostrada per collegare popoli e culture, per creare e rinsaldare amicizia e solidarietà tra popoli».

Il programma La giornata di domani sarà piuttosto lunga e ricca di appuntamenti. Alle 11, nella Sala Jesús Ventura alla Casa de la Sardana, i rappresentanti dell’associazione Adifolk saluteranno la Fondazione Maria Carta. Nel primo pomeriggio, alle 15.30, la delegazione arrivata dalla Sardegna sarà invece ricevuta a Palau Marc, la sede del Departament de Cultura (Ministero della Cultura) della Generalitat, dalla ministra della Cultura Natàlia Garriga e dalla ministra degli Esteri e dell’Unione Europea Meritxell Serret. Saranno presenti anche Adelaida Moya, la direttrice generale della Cultura popolare e dell’Associazionismo culturale della Generalitat, Luca Bellizzi, delegato del governo della Catalogna in Italia, e poi il console generale d’Italia a Barcellona Emanuele Manzitti. Subito dopo, nel cuore turistico di Barcellona, la Sardegna metterà in mostra i colori e i suoni delle sue antiche tradizioni. Il via è fissato alle 16, quando, dalla statua di Cristoforo Colombo, partirà la parata con i costumi e i gruppi di tutte le aree dell’isola. Un grande e pacifico esercito del folk selezionato grazie al supporto dell’Ufi, cioè l’unione folklorica italiana, e della Fitp, la federazione italiana tradizioni popolari. Altri gruppi ancora, invece, si sono aggiunti nelle ultime settimane. Ci saranno, in particolare, i Mamuthones e Issohadores Pro loco Mamoiada, i Tamburini di Oristano, la Banda musicale Dalerci di Alghero, i suoni delle launeddas e degli organetti, il canto a tenore di Bitti (Remundu ‘e locu), di Oliena (Su Populu sardu) e di Orgosolo (Murales) e tanti altri ancora. La delegazione sarda, che comprende anche sindaci, amministratori e rappresentanti di enti e associazioni, sarà accolta all’inizio delle Ramblas da diversi gruppi della cultura popolare catalana. Tra loro anche il Capgròs folk, noto per le sue grandi maschere di cartapesta. Sarà il console generale d’Italia Emanuele Manzitti a dare il via alla parata pomeridiana. Parteciperanno inoltre i rappresentanti del Circolo dei sardi di Barcellona. Tutti i gruppi, dopo aver percorso le Ramblas, attraverseranno Plaça Catalunya, Portal de l’Àngel, Carrer del Bisbe e arriveranno infine in Plaça de Sant Jaume, il cuore istituzionale della metropoli catalana, dove si trovano, uno di fronte all’altro, i palazzi della Generalitat e dell’Ajuntament (il municipio di Barcellona). A partire, per un’eventuale assistenza sanitaria, anche l’ambulanza dell’associazione Avo di Oristano.

L’isola e Barcellona Il progetto Navigantes – La nave dell’identità era stato pensato due anni fa in occasione di Aplec, il festival internazionale della cultura catalana organizzato da Adifolk ad Alghero. Nel 2021 la Fondazione Maria Carta aveva infatti siglato un accordo di collaborazione, che sarà rinnovato domani, per promuovere le culture e le tradizioni popolari di Sardegna e Catalogna.
 

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