La Nuova Sardegna

Sicurezza

Fuma in bagno durante il volo, è il terzo caso in due settimane: giovane inglese bloccata al suo arrivo a Olbia

di Stefania Puorro

21 ottobre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Olbia Sanno di poter finire nei guai ma se ne infischiano delle regole. Di più. A loro non importa se vengono considerati “soggetti pericolosi” e sono disposti a tutto pur di fumare anche dove non si può. E così, per la terza volta in due settimane, una giovane passeggera inglese in viaggio da Bristol a Olbia con easyJet si è precipitata nel bagno dell’aereo e si è accesa una sigaretta. Risultato: prima il fumo, poi l’allarme e infine il panico dei viaggiatori che non capivano cosa stesse accadendo. Una scena che si sta vedendo troppe volte e di cui non si vede la fine. Stavolta è stata una ventiquattrenne inglese a turbare il volo.

Appena la toilette si è liberata non ci ha pensato troppo e una volta all’interno ha cominciato a fare qualche tiro come se niente fosse. Le assistenti di volo, appena il fumo ha cominciato a entrare in cabina, hanno bussato subito alla porta e la giovane, una volta uscita, ha addirittura alzato la voce: “Ho pagato il biglietto e quindi posso anche fumare”. Inevitabili, dopo lo spavento, gli insulti nei suoi confronti da parte degli altri viaggiatori. A quel punto, così come previsto dalle procedure, il comandante si è messo in contatto con la torre di controllo di Olbia, ha segnalato il “soggetto potenzialmente pericoloso” a bordo ed è stata prontamente allertata la polizia di frontiera aeromarittima guidata dal dirigente Christian Puddu. Come era capitato nei casi precedenti, la ragazza è stata attesa sotto l’aereo dopo l’atterraggio e accompagnata dagli agenti in ufficio.

Anche lei, che dovrà pagare una multa salata, è stata inserita nella black list della compagnia: su easyJet non potrà più viaggiare. Identico destino è stato riservato a un giovane turista e a una gallurese di trent’anni che, un paio di settimane fa, a bordo di due diversi aerei di Volotea diretti a Olbia, erano entrati in bagno a fumare.

Lui aveva fatto lo sbruffone dicendo che aveva il diritto di fare ciò che voleva visto che aveva pagato e lei, invece, aveva fatto finta di cadere dalle nuvole come se non sapesse nulla del divieto. Ma i passeggeri poco rispettosi non sono solo giovani. E i motivi per i quali arrivano ad alzare la voce contro l’equipaggio di bordo per i più assurdi motivi, sono diversi. Giovedì scorso, per esempio, una coppia di pensionati veneti (tre i 65 ei 70 anni) si è imbarcata a Verona con un cagnolino (sistemato nel trasportino) su un aereo di Volotea. Anche loro erano diretti a Olbia. La signora era seduta vicino al finestrino, il marito nel posto centrale di una fila a tre.

Durante il volo le hostess hanno cominciato a ripetere gentilmente all’uomo che il cane doveva essere tenuto vicino al finestrino e non in mezzo. Perché queste sono le regole. Apriti cielo: l’uomo ha cominciato a protestare in modo pesante e a dire che non gliene importava nulla e che il cane lo avrebbe tenuto in braccio dove voleva. Un passeggero decisamente molesto che Volotea di sicuro non ospiterà più a bordo insieme con la moglie.

Pure in questo caso è dovuta intervenire la polizia di frontiera al loro arrivo al Costa Smeralda. E incredibilmente la coppia, nonostante fosse in torto, ha minacciato di presentare denuncia contro la compagnia aerea.

In Primo Piano
Le candidature alla presidenza della Regione

Elezioni, centrodestra verso Truzzu. Salvini dice sì, ma poi frena

Umberto Aime
Le nostre iniziative