Celebrazioni per il 4 novembre, a Cagliari è allerta sicurezza: sabato arriva Sergio Mattarella
I vari reparti che sfileranno davanti al presidente della Repubblica, al presidente del Senato e al ministro della Difesa
Sassari Continuano i preparativi per le celebrazioni in occasione del 4 novembre, festa delle forze armate. I vari reparti che sfileranno davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Senato, Ignazio La Russa, e al ministro della Difesa, Guido Crosetto, stanno perfezionando le fasi della manifestazione. Sempre più in forse la presenza alla cerimonia che si svolgerà nell’area del porto, della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Un quasi concomitante impegno europeo probabilmente terrà la premier lontano dalla Sardegna. Alle celebrazione, con un passaggio sopra l’area dell’evento, parteciperà anche la Pattuglia acrobatica nazionale dell’Aeronautica militare. Le frecce tricolori torneranno così a Cagliari dopo l’esibizione della scorsa estate. Sarà comunque una manifestazione in forma ridotta.
Il ministro Crosetto, dopo la ripresa del conflitto tra israeliani e palestinesi, aveva anche ipotizzato l’annullamento dell’evento, ma poi si era optato invece per una conferma. L’organizzazione sta comunque curando con particolare attenzione gli aspetti della sicurezza, sia per il potenziale rischio di attacchi terroristici, sia per la possibilità di tensioni con ambienti antimilitaristi. In una regione sulla quale grava circa il 65 per cento di tutte le servitù militari italiane, il sentimento di opposizione a questa presenza così diffusa è certamente molto più radicato che altrove. E infatti i movimenti antimilitaristi si stanno organizzando per dare vita a una manifestazione alternativa.
«Abbiamo indetto per il 4 novembre a Cagliari una manifestazione-corteo con raduno dalle 9.30 in piazza Giovanni XXIII - dice a nome del Comitato per il No al 4 Novembre come Festa nazionale delle Forze Armate, Rosa Alba Meloni -. Vogliamo spiegare le motivazioni che ci hanno spinto a protestare contro la presenza qui in Sardegna del Presidente della Repubblica e del ministro della Difesa, e forse anche di altri rilevanti componenti del Governo italiano, per festeggiare una data luttuosa in una terra, per una parte rilevante, occupata militarmente e danneggiata fortemente da tale utilizzo».
«Ancora una volta - si legge in una nota del movimento LIberu - ancora una volta, si è voluto riaffermare quanto in più occasioni ribadito dal Ministro della Difesa e non solo: la Sardegna è strategica per le forze armate, nonostante esista una forte opposizione e resistenza del popolo dinanzi all’occupazione militare delle terre sarde».