La Nuova Sardegna

Caro-vita

I fiori per i defunti battono la crisi: «A novembre nessuno rinuncia»

di Andrea Sini
I fiori per i defunti battono la crisi: «A novembre nessuno rinuncia»

Per i venditori si è chiusa una buona settimana di lavoro: «Ossigeno puro»

3 MINUTI DI LETTURA





Sassari Meno soldi nelle tasche, qualche rinuncia da fare, ma la spesa per il culto dei cari estinti non è una voce contrattabile. La settimana a cavallo tra ottobre e novembre, che aveva proprio al centro la giornata della commemorazione dei defunti, si è chiusa in Sardegna con una domenica ventosa, con il passaggio nei composanti degli ultimi ritardatari e un bilancio che i fiorai giudicano in generale assolutamente positivo.

Tra fede e tradizione Il 2 novembre e nelle giornate a ridosso della ricorrenza, quasi tutti i comuni prevedono un servizio straordinario di pattugliamento delle strade attorno al cimitero da parte dei vigili urbani. Già questo è un indice di come queste giornate siano particolarmente sentite. Nel parcheggio del cimitero di Sassari, un gruppetto di persone di mezza età ha appena completato la visita ai cari estinti e ragiona proprio su questo tema: «Al cimitero un tempo si andava praticamente ogni domenica – dicono –. Oggi il numero delle visite durante dell’anno si è certamente ridotto, per ragioni di vario tipo, magari anche economiche. Ma il 2 novembre o nei giorni precedenti o successivi, nessuno rinuncia a un passaggio al cimitero».

Viali fioriti «È proprio così –conferma Sandro Carlotti, storico gestore di uno dei chioschi all’interno della struttura cimiteriale sassarese –. Infatti questa per noi è stata una buona settimana di lavoro, ossigeno puro. Quando un lutto ci tocca da vicino, quando ci sono dei cari da piangere, è difficile parlare di risparmio. Nessuno rinuncia a portare i fiori al cimitero, fa parte della nostra cultura». Un discorso che viene confermato dai viali fioriti del campo santo, che in questi giorni traboccano letteralmente piante di ogni tipo. Neanche la pioggi a e il vento hanno allontanato la gente: «Semmai il caldo dei giorni scorsi ha fatto temporeggiare qualcuno – spiega Carlotti –, perché con certe condizioni atmosferiche i fiori durano meno, si sciupano prima e la gente ci pensa».

Buoni affari A livello nazionale i prezzi all’ingrosso negli ultimi 5 anni sono aumentati del 20-30%, ma anche questo aspetto il 2 novembre passa in secondo piano. «Noi abbiamo mantenuto invariati i prezzi rispetto allo scorso anno – spiega Matteo Dore, un altro rivenditore del cimitero di Sassari – e in generale in queste giornate abbiamo lavorato molto bene, non possiamo sicuramente lamentarci. Anzi, forse siamo andati oltre quanto ci aspettassimo, considerate le difficoltà generali che la gente sta vivendo. C’è chi spende 15 euro, chi 25 o anche qualcosa in più, la maggior parte delle persone sono abitudinarie e chiedono sempre le stesse cose». «Devo anche dire –, aggiunge Sandro Carlotti –, che abbiamo venduto anche tutti i fiori più costosi»

Crisantemi, crisantemina, ma anche rose, ciclamini e orchidee sono i fiori che vanno per la maggiore. Anche se in giro per i viali del cimitero si vedono anche tanti vasetti con piante grasse, più resistenti e meno “impegnative” e fiori finti, un tempo quasi mai presi in considerazione e oggi invece abbastanza comuni. La crisi si affronta anche così.


 

Primo piano
L’intervista

Nello Musumeci: «Le armi contro la siccità sono prevenzione e dissalatori»

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative