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“Viaggio in Germania”, Mauro Salis racconta i sardi di terza generazione a Norimberga


	Elena Musio, Massimo Falchi e Mauro Salis
Elena Musio, Massimo Falchi e Mauro Salis

La rassegna teatrale Sunidentità porta in scena “Reise nach Deutschland” dell’energico e coinvolgente cabarettista barbaricino

20 novembre 2023
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Suni Sala gremita, sabato scorso 18 novembre 2023, nella ludoteca di via Sindia per la rassegna teatrale Sunidentità organizzata dal Comune guidato dal sindaco Massimo Falchi. Dopo l’esordio con lo spettacolo Sos Sinnos portato in scena da Giovanni Carroni di Bocheteatro, sabato scorso era il turno di “Reise nach Deutschland” (Viaggio in Germania). Di e con Mauro Salis, regia Elena Musio del teatro Ilos Lula. 

Mauro Salis esplora dunque con strumenti a sicuro effetto il mondo dell’emigrazione isolana in un viaggio reale a Norimberga, a contatto con i tanti sardi che vivono in Germania e animano le attività dei circoli, piccole – grandi enclave di sardità a migliaia di chilometri di distanza dalla Sardegna dove comunque i sardi di terza generazione si ritrovano e tengono vivo il legame con la terra madre.

Quale occasione migliore dunque per fare un viaggio in Germania rimanendo comunque con i piedi ben piantati a Suni, in Planargia. Non c’è bisogno del biglietto e si vola gratis (così come l’ingresso allo spettacolo) con le parole e i suoni. Un’esperienza particolare racconta da Mauro Salis, cabarettista energico e coinvolgente. Una vis comica dissacrante a tratti.

Grande talento e “animale da palcoscenico” che si sa muovere su vari contesti della recitazione. “Reise nach Deutschland” è un monologo comico-satirico, che comincia con un viaggio di Mauro in Germania, un viaggio pieno di paure ma anche di strane scoperte; «è possibile far ridere un tedesco senza parlargli per forza del nostro deficit?»… «sui tetti ripidi di Norimberga scivola la neve… ma pure i gatti».

Un allontanamento dall’amata isola di Sardegna che mette, inaspettatamente, davanti ad usi e costumi, talvolta curiosi e a volte incomprensibili. Un viaggio a metà tra il sogno e un’inattesa realtà, se confrontata con usi e costumi della terra natia, come quando vede un tedesco correre per 200 metri, con una cicca in mano, tenuta come una torcia olimpica, per buttarla nell'apposito cestino. Lo spettacolo si muove, tra il serio e il faceto, in un costante parallelismo, tra la realtà teutonica e la Sardegna; uno dei pochi punti di contatto, il comico, lo riscontra, nel considerevole consumo della tanto amata birra. Lo spettacolo è in italiano, ma Salis da buon barbaricino lo condisce con  battute esilaranti in sardo che non riesce a trattenere.

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