La Nuova Sardegna

Solidarietà

Trapianti e donazioni, l’isola è tra le regioni più generose

Trapianti e donazioni, l’isola è tra le regioni più generose

I dati dell’attività nel 2023 sono stati comunicati dal coordinatore Lorenzo D’Antonio: «Siamo tra i primi in Italia per tasso di segnalazione, solo la Toscana fa meglio»

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Cagliari La Sardegna è tra le regioni d’Italia più generose nella donazione di organi. È l’elemento di maggiore rilevanza emerso ieri durante la presentazione dei dati relativi all’attività di donazione e trapianto nell’isola nel corso del 2023, avvenuta nella sede dell’assessorato della Sanità a Cagliari alla presenza di Lorenzo D’Antonio, coordinatore del centro regionale trapianti, e dell’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria.

La crescita D’Antonio ha messo in evidenza l’importante incremento dell’attività di segnalazione di potenziali donatori, pari a circa il +44% rispetto al 2022 (115 segnalati nel 2023, contro gli 80 nell’anno precedente), ossia 72.4 potenziali donatori segnalati per milione di popolazione. Tale dato, ha specificato D’Antonio, se messo in relazione a quello nazionale del 50.5, colloca la Regione Sardegna tra le prime regioni in Italia per tasso di segnalazione, dopo la Toscana ed insieme al Veneto, Emilia Romagna e il Piemonte, realtà considerate tra le più virtuose nel settore.

«Un risultato – ha precisato Lorenzo D’Antonio – che è stato possibile grazie all’attività sinergica che viene svolta da tutto il Sistema sanitario regionale, a partire per esempio dai Pronto soccorso, dalle terapie intensive, passando per le Neurochirurgie e Neurologie e da tutti quei reparti che trattano le patologie tempo-dipendenti. Il percorso di donazione e trapianto coinvolge moltissime discipline e, oltretutto, è un settore che non è programmabile nella sua attività e tale caratteristica impone ulteriori criticità che, grazie all’impegno di tutta la rete, riusciamo a superare».

Un sensibile aumento, è stato sottolineato, si registra nel numero dei donatori utilizzati (ovvero donatori di cui è stato trapiantato almeno un organo) con un +17.3% rispetto al 2022 (pari al 38.4 per milione di popolazione, rispetto al 28.1 del dato nazionale).

Le cifre Nel 2023 il numero dei trapianti è aumentato rispetto al 2022: 79 rispetto ai 76 trapianti del 2022. In particolare, risultano 35 trapianti di fegato (contro i 33), 2 trapianti combinati fegato-rene (nessuno nel 2022), 30 trapianti di rene singolo (contro i 34), 7 trapianti di cuore (erano stati 7 anche nell’anno precedente), 5 trapianti polmone eseguiti a Torino in base a convenzione con organi di donatori sardi (erano 2 trapianti nel 2022). Inoltre nel corso del 2023 sono stati effettuati 40 prelievi di cornee.

L’attesa Riguardo ai tempi medi di attesa dei pazienti trapiantati e a quelli relativi ai tempi medi di attesa in lista, questi risultano migliori rispetto ai dati medi nazionali. In Sardegna, infatti, il tempo medio di attesa in lista dei pazienti trapiantati è di 0.68 anni per trapianto di fegato (contro lo 0.83 a livello nazionale), 0.48 anni per trapianto di cuore (contro lo 0.83 anni a livello nazionale), e lo 0.56 anni per trapianto di rene (a fronte di 1.75 anni a livello nazionale).

La sensibilizzazione Secondo i dati diffusi, sono circa 316.000 i sardi che, presso i Comuni di residenza, si sono espressi riguardo la donazione: il 76.9% si è detto disponibile (lo stesso dato a livello nazionale è del 70%), mentre la percentuale di coloro che hanno comunicato di non voler donare i propri organi è pari al 23.1% (a fronte di quello nazionale che è pari al 30%).



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