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Energia

Rigassificatore a Porto Torres, i sindacati chiedono certezze

Rigassificatore a Porto Torres, i sindacati chiedono certezze

Il presidente di Confindustria Maurizio de Pascale: «Siamo in ritardo, accelerare i tempi»

17 febbraio 2024
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Cagliari «In questi anni la politica e il governo hanno parlato tanto ma fatto poco. Avremmo potuto avere il gas da molto tempo, ma non è mai troppo tardi, basta che si accelerino i tempi». Maurizio de Pascale, presidente di Confindustria sarda, modera il confronto dando la parola ai rappresentati delle imprese, e tutti, dai grandi produttori in ristrutturazione, come Portovesme srl, o fermi da 15 anni, come Eurallumina, passando per coloro che hanno da primi creduto nell’arrivo del metano, come Higas, o la stessa Ep produzione hanno chiesto, senza differenze, una sola cosa: un decreto regolatorio del sistema energetico basato sull’addio al carbone, e all’uso del gas in tempi rapidi, sicuri, coerenti e omogenei su tutto il territorio regionale. E anche il sindacato ha ricordato le occasioni perse: «Eravamo i leader nei metalli non ferrosi, adesso siamo usciti dalle produzioni», (Durante, Cgil).

«Serve potenza sicura con le rinnovabili», (Carta, Cisl). «Servono certezze sui meccanismi per gli impianti di rinnovabili di taglia piccola», (Ticca, Uil). A seguire la paura che il decreto sfavorisca i piccoli, come ha ricordato Roberto Madella (Higas), o che il mercato elettrico nazionale obblighi le grandi imprese a pagare costi esorbitanti per stare sul mercato, come precisa Davide Garofalo, (Portovesme srl). Paolo Appeddu, direttore della centrale di Fiumesanto, dopo aver ricordato il mix di investimenti ribadisce che i tempi autorizzativi sono troppo lunghi, mentre Claudio Rosino, infaticabile amministratore della Eurallumina (il cui addendum per la ripresa produttiva aspetta solo il decreto per essere siglato) ribadisce che star fermi per 15 anni non è possibile.

«Abbiamo perso 300 milioni in questi anni, non è più possibile». Un appello e una richiesta anche dal prorettore per l’innovazione dell’università di Cagliari Fabrizio Pilo. «Piemonte, Veneto, Puglia e Campania stanno sperimentano servizi locali di flessibilità nella erogazione di energia utili in scenari di rinnovabili spinte. Perché non lo possiamo fare anche noi?» Il ministro segna e prende nota, e rimanda ad una successiva prossima visita in Sardegna per parlare di comunità energetiche rinnovabili. «La data la saprete presto», annuncia de Pascale. Di sicuro a elezioni svolte. (g.cen.)

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