I big nazionali si sfidano a Cagliari, Giuseppe Conte e Matteo Salvini tra selfie e frecciate
Il leader del M5s: «Alessandra Todde capace e onesta, votare altro è un regalo al centrodestra». Il ministro della Lega: «Basta coi partiti del no a tutto, apprezzo la scelta di Renato Soru»
Cagliari Mentre la città si prepara a ospitare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni – attesa mercoledì prossimo 21 febbraio alla Fiera per lanciare la volata al candidato governatore del centrodestra Paolo Truzzu – a Cagliari continuano le visite dei big della politica nazionale. In particolare, nella giornata di ieri si sono materializzati il leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte (in compagnia della candidata del Campo largo Alessandra Todde) e il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che assieme al vicesegretario della Lega e deputato Andrea Crippa, ha partecipato nel pomeriggio al T Hotel alla presentazione degli aspiranti consiglieri regionali in quota al Carroccio.
Giuseppe Conte Protagonista di un vero e proprio tour de force in tutta la città metropolitana, l’ex premier ha iniziato la sua giornata di buon mattino tra selfie e strette di mano in mezzo ai box del popolarissimo mercato di San Benedetto, per poi far visita a Quartu al mercato della Coldiretti, quindi alla comunità “La Collina” di Serdiana per un incontro privato con don Ettore Cannavera, poi di nuovo nel capoluogo per dialogare con gli operatori sanitari sardi, e infine l’evento alla Fiera davanti a migliaia di persone. «La nostra candidata governatrice Alessandra Todde – ha ripetuto il presidente del M5S nei vari appuntamenti – è la migliore interprete delle istanze dell’isola, e noi del Movimento Cinque stelle siamo orgogliosi di lei i perché è seria competente, capace e molto onesta. Votare per Soru è un regalo al centrodestra». Poi una stoccata indirizzata a Paolo Truzzu, attualmente sindaco di Cagliari: «Questa città è allo sbando – sono state le sue parole – e la gente è esausta per come ha lavorato male l’amministrazione. Cagliari è sporca, insicura, ferma, bloccata, non curata, dimenticata».
Matteo Salvini All’evento elettorale in programma al T Hotel, il ministro e vice premier è andato subito al sodo. «Perché votare Lega in Sardegna? È una scelta tra futuro e passato – ha detto –, noi siamo per nuove strade, ferrovie, dighe, porti, mentre i Cinque Stelle sono quelli del no a tutto: no alla Tav, no al ponte, no alle autostrade, all’alta velocità». E ancora: «Sono assolutamente contento del lavoro fatto nei cinque anni della Giunta Solinas, in due settori in particolare: lavori pubblici e agricoltura. I posti di lavoro creati sono tanti. Conto che nei prossimi cinque anni, con il governo nazionale al fianco, si possa fare ancora di più. Non vorrei che i professionisti del no bloccassero lo sviluppo». Infine Salvini ha parlato degli avversari politici e dello strappo di Renato Soru con Pd e M5s per candidarsi con una sua lista alla presidenza della Regione. «Rispetto la scelta di Soru, coraggiosa, dignitosa. Una scelta che ci dice che Pd e 5 Stelle non sono gli unici padroni del voto e del pensiero a sinistra e quindi gli faccio i complimenti».