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Sabrina Serra: «Collegamenti da migliorare»

Sabrina Serra: «Collegamenti da migliorare»

«I piccoli Comuni devono essere aiutati nell’affrontare il boom di presenze. Servono più servizi»

19 febbraio 2024
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Olbia Fa l’assessora comunale alla Cultura e alla Pubblica istruzione ormai da quasi otto anni. Dall’autunno del 2021 è anche vicesindaca di Olbia. Sabrina Serra, imprenditrice, va ora a caccia di un posto in consiglio regionale. Si candida con il simbolo di Forza Italia, nella coalizione di centrodestra che sostiene Paolo Truzzu.

La Gallura è terra di turismo: è un modello applicabile anche in altri contesti?
«A caratterizzare la Gallura sono la concretezza e l’operosità. È una terra che sa attivarsi per affrontare e risolvere i problemi. Sono questi, secondo me, gli aspetti asportabili in altri territori, preservando le differenze. Naturalmente, però, bisogna investire innanzitutto nei trasporti».

A proposito di trasporti: cosa pensate di fare?
«Credo che sia lo Stato che la Regione debbano farsi seriamente carico di questa criticità, che purtroppo frena lo sviluppo anche del comparto turistico. I collegamenti interni sono insufficienti, le strade lente e insicure, manca anche un adeguato sistema di trasporto pubblico. È necessaria una forte azione congiunta, tra Stato e Regione, per trovare le adeguate risorse. Serve un piano straordinario di investimenti che, tra le altre cose, permetta di spendere i fondi il prima possibile. Non si può aspettare ancora».

E per la famosa destagionalizzazione?
«Anche in questo caso è fondamentale adeguare i collegamenti. E poi incentivare i percorsi turistico-esperienziali e valorizzare l’entroterra, l’enogastronomia e le nostre ricchezze culturali e linguistiche».

Tornando alla Gallura, alcuni piccoli Comuni sono in grande affanno per via del boom di presenze di luglio e agosto.
«È un problema. Il grosso dei Comuni ha un bilancio calibrato sul numero dei residenti, mentre d’estate le presenze sono da grande città. Ben vengano i tanti turisti, ovviamente, ma allo stesso tempo la Regione e anche la Provincia devono trovare il modo di supportare le amministrazioni. I loro servizi devono essere insomma adeguati alle presenze estive. Migliori collegamenti e migliori servizi, inoltre, consentirebbero ai turisti di raggiungere con più facilità anche altri luoghi».

In caso di vittoria, cosa ne farete del Ppr di Soru?
«Presenta alcuni limiti. In 18 anni solo il 10 per cento dei Comuni ha adeguato il Puc al Ppr: significa che un problema c’è. Esistono vincoli che non sempre sono volti alla tutela dell’ambiente. Servono norme urbanistiche che consentano sicuramente il riutilizzo dell’esistente, la rigenerazione e il basso consumo del suolo, ma anche norme certe per attrarre nuovi investimenti». (d.b.)

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